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Chirurgia del tumore al polmone: attività concentrata a Siena a garanzia dei pazienti

 Solo 46 gli interventi effettuati al San Donato in un anno, a fronte dei mille individuati dal piano sanitario regionale come quota minima di sicurezza. Il Professor Gotti continuerà ad Arezzo l’attività di visite e “reclutamento”.   La notizia della cessazione della attività chirurgica del tumore al polmone presso l’ospedale di Arezzo sta sollevando interrogativi e  preoccupazioni in città. Prima ancora che su questo argomento arrivassero anche le prese di posizione di amministratori che stanno rivolgendo sull’argomento interrogazioni al sindaco, il direttore generale dell’Azienda aveva riferito sia allo stesso sindaco che al Presidente del CalcitLa modifica della convenzione che lega uno specialista di grande fama come il professor Gotti di Siena, va ricondotta ad una sola ragione: la sicurezza per il paziente.

Il Piano Sanitario Regionale individua “per le attività di Cardiochirurgia, Neurochirurgia, Chirurgia Toracica e Chirurgia Pediatrica più complessa che venga concentrato il trattamento nelle Aziende Ospedaliere Universitarie.”

Nel nostro caso Siena. La letteratura scientifica mondiale (alla quale fa riferimento lo stesso piano sanitario regionale)  identifica in un numero di mille interventi di questa natura ogni anno, lo standard quantitativo ideale per garantire “lo sviluppo di adeguato expertise e, di conseguenza, un miglioramento in termini di sicurezza e qualità delle cure”.Oggi in Toscana solo Pisa raggiunge questo numero. Ad Arezzo, nel 2011, erano stati appena 46 di chirurgia toracica maggiore e minore.  Questa decisione non deve però andare a danno dei pazienti. Va letta invece come “garanzia” ulteriore la scelta di aver concentrato gli interventi chirurgici in un polo qualificato e con un numero pur non altissimo, ma certamente più adeguato del nostro.  Ma non basta: “Rassicuro sul fatto – dichiara il direttore generale della Asl Desideri – che presso l’Ospedale di Arezzo continuerà ad essere svolta l’attività clinica inerente la chirurgia toracica in quanto  il Prof. Gotti, in collaborazione con i nostri medici ospedalieri, continuerà ad effettuare  sia le prime visite con reclutamento dei pazienti, non incrementando quindi eventuali fughe, sia le visite successive (follow-up). Pertanto – conclude il Dg dell’Azienda aretina – gli spostamenti dei pazienti presso la sede di Siena saranno limitati solamente ad un unico viaggio per l’effettuazione dell’intervento chirurgico.”