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Cancro gastrico, a Bertinoro, un convegno per avvicinare Occidente e Oriente

Il 30 novembre e il 1° dicembre i maggiori esperti internazionali al Ceub per definire la proposta da portare al Congresso mondiale di Verona, dove si cercherà di uniformare terminologie e classificazioni fra Giappone, Corea e paesi occidentali nella diagnosi e stadiazione della malattia.Gettare le basi affinchè Occidente e Oriente parlino la stessa lingua nella definizione di diagnosi e stadiazione del cancro dello stomaco. E’ questa la missiondel convegno organizzato, venerdì 30 novembre e sabato 1° dicembre al Ceub di Bertinoro, dal dott. Luca Saragoni, dell’U.O. di Anatomia Patologica, diretta dal dott. Luigi Serra, e dal dott. Paolo Morgagni dell’U.O. Chirurgia Gem dell’Ausl di Forlì, diretta dal dott. Domenico Garcea, sotto l’egida delGruppo italiano di Ricerca per il Cancro gastrico (GIRCG). L’obiettivo è funzionale a preparare al meglio i lavori del Congresso mondiale  del Cancro Gastrico, in programma a Verona l’anno prossimo, dove si cercherà di arrivare a uniformare terminologie e classificazioni fra Giappone, Corea e paesi occidentali. La proposta che sarà portata alla Consensus Conference anatomo-patologica del congresso mondiale, infatti, verrà messa a punto proprio a Bertinoro, con l’intervento e il contributo dei maggiori esperti internazionali nelle varie discipline coinvolte. Sabato mattina, interverranno la dott.ssa Fatima Carneiro, direttore dell’Anatomia Patologica dell’ospedale S. Joao di Porto (Portogallo), il dott. Tadakazu Shimoda, già direttore della Divisione di Antomia-Patologica del National Cancer Centre di Tokyo (Giappone), il dott. H. Yang di Seoul (Corea), e la dott.ssa Heike Grabsh, docente di Patologia Gastrointestinale all’Università di Leeds (Inghilterra). Venerdì, invece, ci si confronterà sugli aspetti chirurgici ed endoscopici con la partecipazione dei rappresentanti dei principali centri italiani, ovvero Forlì, Verona, Siena, Roma, e Brescia. «Si tratta del terzo appuntamento scientifico che organizziamo a Bertinoro – commentano il dott. Saragoni, coordinatore della Consensus conference anatomo-patologica di Verona, e il dott. Morgagni, presidente, insieme al prof. Daniele Marrelli, del Comitato scientifico del congresso – ci siamo sempre riuniti con cadenza quadriennale, invitando le equipe dei diversi centri per stimolare la conoscenza e la collaborazione reciproca; nei primi incontri l’obiettivo era definire linee guida comuni per standardizzare le procedure, adesso si tratta di confrontare i risultati raggiunti, col contributo dei colleghi europei ed orientali, per arrivare pronti al congresso di Verona».

Un traguardo storico, quello cui si tende, che vede i professionisti dell’Ausl di Forlì in prima fila. Sin dalla creazione del Gircg, di cui è socio fondatore,l’ospedale “Morgagni-Pierantoni” di Forlì si è configurato, infatti, quale punto di riferimento a livello italiano per il trattamento del tumore dello stomaco, offrendo ai pazienti percorsi personalizzati, fondati sugli standard qualitativi più elevati, validati dalla comunità scientifica. «Si tratta di una metodologia che abbiamo appreso dai colleghi giapponesi, tradizionalmente i più avanti a livello internazionale in questo campo – spiegano il dott. Saragoni, e il dott. Morgagni – La nostra peculiarità, rispetto ad altri centri, è l’intenso grado di collaborazione fra tutti i professionisti coinvolti: oggi, a Forlì, i pazienti con cancro gastrico vengono presi in carico da un team multidisciplinare formato da chirurgo, anatomo-patologo, gastroenterologo, oncologo, radiologo, medico nucleare, radioterapista; grazie al confronto quotidiano su ogni signolo caso, siamo in grado di garantire percorsi condivisi basati sull’evidenza scientifica e decisioni terapeutiche diversificate a seconda della diagnosi». In questi anni, infatti, è stato portato avanti un importante lavoro a livello di studio e organizzazione di convegni, volto a individuare corretti criteri di diagnosi e stadiazione così da offrire ai pazienti trattamenti ad hoc, con una vasta gamma di opzioni e combinazioni possibili. «Abbiamo sempre cercato di uniformarci agli standard qualitativi più elevati a livello internazionale – proseguono – siamo così arrivati a definire un modello che, nell’ambito del Gircg, abbiamo voluto diffondere in tutta Italia. Il riconoscimento maggiore alla bontà del lavoro svolto è l’organizzazione del Congresso mondiale, che la società internazionale, formata in larga maggioranza da giapponesi e coreani, ci ha concesso proprio alla luce dei risultati raggiunti». Sin dalla sua nascita, d’altronde, il Gircg si è impegnato a far progredire lo studio sul tumore dello stomaco, con l’obiettivo di standardizzare procedure diagnostiche e terapeutiche, in modo tale da confrontare dati di centri diversi e avere a disposizione casistiche le più ampie possibili. «Oggi il problema maggiore a livello mondiale è che Occidente e Oriente utilizzano terminologie diverse per classificare le stesse lesioni, soprattutto le displasie gravi e l’early gastric cancer, e questo non permette di parlare un linguaggio comune – illustrano i due professionisti – al congresso mondiale di Verona abbiamo l’ambizione di risolvere quest’annosa questione, approvando nuovi criteri diagnostici condivisi; nella lotta contro il cancro gastrico sarebbe una pietra miliare».