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Cambio stile di vita con la “Life Care philosophy”

Piacere e conoscenza di alcune semplici regole diventano alleati della salute

imagesUn corretto comportamento alimentare come chiave di volta per ritrovare il benessere psico-fisico, oltre che per un’efficace strategia di prevenzione. E la possibilità di mettere in atto tale comportamento virtuoso senza rinunciare al gusto e alle esigenze del palato. Questi i principi fondamentali della Life Care philosophy: non un semplice programma di dimagrimento, ma un vero e proprio stile di vita che insegna a prendersi cura di sé. Presso la Medical spa dell’Hotel Villa Maria di Francavilla al Mare, questa filosofia è diventata prassi quotidiana, applicata secondo alcuni step fondamentali: attenta analisi e rielaborazione di dati diagnostici, sviluppo di programmi preventivi e terapeutici personalizzati e integrati con corsi di educazione alimentare, diete “non diete” e piani di riabilitazione motoria tailor-made.

 Alla base di questo nuovo approccio alla salute, l’esperienza dei medici Camillo Ezio di Flaviano Agostino Grassi, del Centro di riabilitazione nutrizionale del Policlinico di Abano Terme, e la cucina d’avanguardia dello chef Niko Romito, che si è da poco aggiudicato la terza stella della Guida Michelin 2014, ottavo in Italia e primo in Abruzzo a ottenere questo riconoscimento.

 “La strategia Life Care nasce attingendo alle più aggiornate conoscenze medico-scientifiche in ambito nutrizionale, come lanutrigenomica, spiega Camillo Ezio di Flaviano, primario di Riabilitazione Nutrizionale del Gruppo Policlinico Abano Terme. “Questa disciplina studia l’interazione tra gli alimenti e il nostro DNA: il cibo non è un semplice mezzo per apportare calorie, ma uno strumento in grado di influenzare la qualità e la durata della nostra vita. Da qui abbiamo delineato alcune regole fondamentali: l’impiego di cibi a basso indice glicemico, la preferenza per i grassi insaturi, il giusto apporto di vitamine e minerali, la riduzione del sale, per fare solo qualche esempio. In più, mediante appropriate scelte alimentari personalizzate, capaci di regolare e correggere eventuali difetti metabolici e migliorare le prestazioni fisiche e cerebrali, è possibile definire il miglior ‘fitness-metabolico’ specifico per ogni singolo individuo. L’obiettivo finale della Filosofia LC è quello di far raggiungere all’ospite il suo ‘peso salutare’ e di insegnargli a mantenerlo, continuando ad assumere il ‘cibo-medicina’ che contribuisce a prevenire le malattie cronico-degenerative, ad aumentare l’efficienza dell’organismo e a contrastare l’invecchiamento”.

 Un autentico rehab alimentare quello proposto dagli esperti di Villa Maria, per porre rimedio agli attuali trend dell’alimentazione occidentale, troppo sbilanciata verso grassi e zuccheri raffinati a scapito di alimenti benefici “caduti in disuso”, come i legumi, protagonisti della dieta mediterranea. La Life Care Philosophy unisce le evidenze dei più recenti studi scientifici a elementi tratti proprio dalla nostra tradizione culinaria. “Un’unione che può portare a risultati anche sorprendenti”, evidenzia Agostino Grassi. “Come dimostra il caso della pasta bandita a cena da moltissime diete, perché ritenuta responsabile dell’aumento di peso. Mito sfatato dalla Life Care Philosophy che invece rivaluta questo alimento, in particolare se associato a lenticchie, ceci o altri legumi, per via del suo basso indice glicemico. Oggi la scienza sta dimostrando ciò che la nostra cultura mediterranea sa da secoli. La filosofia Life Care è anche un appello a non perdere questo patrimonio inestimabile”.

 La filosofia Life Care non si limita a individuare gli alimenti più utili dal punto di vista della salute. Grazie a un multidisciplinare lavoro di squadra, la ricerca scientifica portata avanti dai medici-nutrizionisti entra nella cucina di un grande chef pluristellato Niko Romito, per ottenere dei piatti oltreché salutari, anche gustosi e di altissima qualità gastronomica. “Oggi noi cuochi dobbiamo acquisire una maggiore consapevolezza dei complessi meccanismi chimici che sottendono la manipolazione dei cibi”, dichiara Romito. “Servire un piatto al ristorante implica un preciso dovere etico da parte di chi lo prepara e un grande atto di fiducia da parte di chi lo mangerà. Ho deciso si aderire al progetto Life Care per il suo alto valore medico-scientifico. Il mio contributo consiste nel mettere a punto tecniche in grado di valorizzare la qualità delle materie prime, rispettandone le proprietà organolettiche. L’obiettivo è la preparazione di piatti salutari, ma anche buoni e ricchi di gusto. Può sembrare strano ma si può ottenere questo risultato senza avvalersi di metodiche tradizionali come il soffritto o l’aggiunta di grassi in cottura. Cuocere gli alimenti a basse temperature, estrarre il liquido che compone i vegetali e utilizzarlo come condimento. Sono esempi di preparazione dei cibi che preservano il loro valore nutrizionale e ne esaltano il sapore”.