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Brescia conferisce la Laurea Honoris Causa al Prof. Calabresi

Un riconoscimento importante e prestigioso, che mi fa immenso piacere e mi riempie di orgoglio”. Così ha commentato il prof. Guido Calabresi, giudice della Corte Suprema di Appello degli Stati Uniti d’America e uno dei più autorevoli studiosi del diritto al mondo, l’attribuzione della Laurea Honoris Causa in Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Brescia. Titolo che gli verrà consegnato lunedì 21 gennaio al Teatro Grande della città, in occasione dell’inaugurazione del trentunesimo Anno Accademico della Statale bresciana. “Sono davvero fiero di essere insignito di questo riconoscimento, per due motivi principali – continua il prof. Calabresi, perfetto esempio di eccellenza italiana all’estero –. Innanzitutto, l’autorevolezza dell’Ateneo bresciano: conosco bene da anni il Rettore, il prof. Sergio Pecorelli, scienziato illustre e con solidissimi rapporti internazionali, che lo hanno reso una figura di primissimo piano. In più, perché la Laurea mi viene assegnata da una giovane Università e da una città di grande livello. Ho avuto numerosi allievi presso la facoltà di legge di Yale, che ho presieduto e in cui insegno tuttora, che hanno lavorato a Brescia. Alcuni anni fa, mi sono recato qui e ho trovato un gruppo di ragazzi e giovani studiosi di un idealismo e una voglia di fare molto grandi. Insomma, quello della vostra città è un tessuto vivo, culturalmente molto apprezzato anche Oltreoceano. La mia famiglia è dovuta emigrare quando ero molto piccolo, ma non abbiamo mai tagliato i ponti con l’Italia. Questo è il mio consiglio ai giovani che lasciano il Paese: mantenete sempre intatte le vostre radici”. Il grande giurista milanese, fondatore dell’analisi economica del diritto, terrà lunedì al Teatro Grande una lectio doctoralis intitolata “Federalismo: ragioni e conseguenze”. “La scelta del prof. Calabresi rientra a pieno titolo nell’opera di internazionalizzazione che stiamo portando avanti: rappresenta il raccordo perfetto tra Italia ed estero – commenta il prof. Sergio Pecorelli, Rettore dell’Università –. Ovviamente, non possiamo tralasciare il servizio reso dal professore allo sviluppo della cultura del diritto mondiale: una persona che racchiude in sé la figura dell’accademico e del servitore dello Stato, sia come Preside di Yale che come giudice di Corte d’Appello. Abbiamo quindi voluto ‘laureare’ il prof. Calabresi anche come atto beneaugurante per il nostro futuro. Si sono chiusi infatti i primi trent’anni dell’Università: un periodo in cui siamo cresciuti moltissimo. L’ateneo si è affermato e consolidato in quattro macroaree: Ingegneria, Medicina, Economia e Giurisprudenza ed è un brillante esempio di integrazione fra mondo accademico e territorio. Abbiamo un ranking molto buono tra le Università di medie dimensioni e attraiamo ancora numerosi studenti: la Statale non ha infatti subito la flessione delle iscrizioni che ha colpito moli altri poli accademici italiani. I nostri laureati, in media, trovano inoltre un posto di lavoro prima rispetto ai coetanei di altri atenei”. “Il prof. Calabresi è un connazionale che ha dato lustro al nostro Paese nel mondo – aggiunge il prof. Saverio Regasto, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Brescia –. Purtroppo, è addirittura più conosciuto negli USA che qui da noi, tranne ovviamente che per gli studiosi del settore. È davvero un motivo di prestigio riconoscere la laurea honoris causa ad un grande maestro del diritto come lui”. Durante la consegna dell’onorificenza, la Laudatio verrà pronunciata dal prof. Fabio Addis, Ordinario di Diritto Privato dell’ateneo bresciano. “La scelta è ricaduta sul prof. Calabresi per il suo grande spessore culturale e per il metodo utilizzato durante tutta la sua carriera – sottolinea il prof. Addis –. Un approccio non astrattamente teorico, ma molto più pragmatico e realistico, che fa scaturire i risultati dall’osservazione empirica dei fenomeni. Seguendo il suo esempio, dovremmo valorizzare sempre più metodi di taglio clinico e analitico”. La presenza a Brescia del prof. Calabresi porta anche ad una riflessione sull’attuale crisi economica. “Credo che il peggio sia passato – afferma il giurista –. Esistono due modi per affrontare una crisi così forte: spendere di meno o puntare sulla crescita. Io appartengo al secondo filone di pensiero. La politica americana, malgrado molto ostruzionismo, è stata un po’ più improntata su questo aspetto rispetto a quella europea. La Germania ha invece puntato maggiormente sui tagli, mentre Italia e Francia hanno cercato di spingere nell’altra direzione, verso cui si dovrà per forza andare. Questo credo che porterà alla fine della crisi”.

Il riconoscimento assegnato al prof. Calabresi, il terzo di questo genere dopo le lauree honoris causa a Luigi Lucchini, imprenditore siderurgico e a Paul Greengard, premio Nobel per la medicina, corona l’inaugurazione del trentunesimo anno accademico dell’Università degli Studi di Brescia. La Statale è stata fondata nel 1982 e offre oggi 24 corsi di Laurea triennale, 4 a ciclo unico e 16 corsi magistrali, divisi in 4 macroaree e 8 dipartimenti. Gli studenti dispongono inoltre di 26 scuole di specializzazione come sede di esame di ammissione e 23 dottorati di ricerca. Secondo gli ultimi dati disponibili, l’Ateneo bresciano conta per l’anno accademico 2012-2013 oltre 14mila studenti iscritti. Dal 1982 ad oggi hanno conseguito una laurea oltre 30mila studenti. “L’Università ambisce a diventare sempre più una struttura che guarda al benessere del cittadino in una chiave europea e mondiale – conclude il prof. Pecorelli –. La ristrutturazione delle aule e dei palazzi storici, la creazione del campus e il link con personalità di assoluta fama internazionale, come il prof. Calabresi, sono il modo giusto per mantenere alto il livello formativo che offriamo”.

 

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