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Bambini e Vista: a G! Come Giocare effettuati piu`i 1000 controlli – il 60 % non ha mai fatto una visita, il 26% ha problemi

La prevenzione prima di tutto! E’ con questo obiettivo che Commissione Difesa Vista (CDV), in collaborazione con Soi (Società Oftalmologica Italiana) Vision+ Onlus e la Coalizione degli Ottici, ha bissato l’iniziativa dello scorso anno in occasione di “G! Come Giocare” – la
manifestazione fieristica dedicata ai bambini e alle loro famiglie, organizzata da Assogiocattoli e
Salone Internazionale del Giocattolo con il supporto di Fiera Milano nei padiglioni di
Fieramilanocity – mettendo a disposizione controlli gratuiti della vista per i bambini e per i loro
genitori. «Siamo molto orgogliosi e soddisfatti dell’iniziativa promossa», afferma Vittorio Tabacchi, Presidente
di Commissione Difesa Vista, a cui va il merito di aver messo insieme soggetti diversi legati al mondo
della visione. «La collaborazione tra le diverse realtà che hanno partecipato è un punto di partenza
fondamentale, un primo passo verso una più proficua e costante cooperazione in un’ottica comune di
sensibilizzazione sul tema della prevenzione e della cura del benessere visivo».
E soprattutto l’iniziativa ha rappresentato un’occasione unica per sensibilizzare mamme e papà sul
bene vista. Esami mirati e tempestivi permettono infatti di evidenziare, fin dall’infanzia, problemi legati
agli occhi e un test della vista consente agli adulti di individuare eventuali deficit visivi e agire di
conseguenza, approfondendo con una visita oculistica. Eppure la cultura della prevenzione stenta
ancora a diffondersi. Come dimostrano i dati raccolti in questi 3 giorni di controlli serrati che hanno visto
operativi 4 oculisti (3 della clinica oculistica del San Raffaele e 1 della Clinica oculistica di Varese), 6
ortottisti e 13 ottici di Assogruppi e Federgruppi e 2 delle principali catene di ottica italiane, associate in
ANDOM: alla visita oculistica si sono sottoposti 650 bambini, di età compresa tra i 18 mesi (il più
piccolo) e i 16 anni (il più grande), con una età media di sei anni e mezzo; oltre 450, invece, gli adulti
che hanno effettuato la misurazione della vista, per un totale di circa 1100 test. Da queste valutazioni è
emerso che ben il 60% dei bambini non aveva mai fatto una visita oculistica e/o ortottica, e in circa
il 26% di quelli sottoposti ai controlli è stata segnalata una problematica. In dettaglio: il 33% è
ipermetrope e il 16% astigmatico con una età media di 5 anni e mezzo; il 4% dei bambini – età media
6 anni – è invece risultato affetto da exforia e i bambini a cui è stata diagnosticata una miopia sono
stati circa il 10%. Le sospette ambliopie, evidenziate in bambini con un’età media di circa 7 anni, si
aggirano intorno al 6%. Nel restante 31% dei casi sono stati segnalati sospetti mal di testa oftalmici, lievi
astigmatismi o ipermetropie, lievi strabismi e difficoltà di convergenza per i quali è stata suggerita una
visita ortottica e oculistica.
Dati non meno allarmanti per gli adulti: al 22% delle persone sottoposte ad autorefrattometro/
misurazione del visus gli ottici hanno consigliato una visita più approfondita a
causa del peggioramento o della accertata scarsità di visione.
«Questi dati allarmanti evidenziano che è necessario ribadire l’importanza della visita oculistica per
difendere la vista dei nostri bambini», osserva Matteo Piovella, Presidente SOI. «L’Italia negli ultimi
decenni ha fatto dei passi indietro quanto a prevenzione e cura visiva in età scolare. Ricordo a tutti noi
che negli anni 70 era pratica diffusa attivare un servizio di diagnosi delle problematiche oculari di ogni
bambino che frequentava la scuola elementare dove si recavano un medico oculista e un ortottista
ripetutamente nel corso degli anni. Questa prassi aveva rivoluzionato l’individuazione delle malattie degli
occhi in grado di recare danni visivi permanenti. Un esempio per tutti la drastica riduzione del cosiddetto
“occhio pigro” che penalizzava un numero troppo elevato di bambini a vedere solo da un occhio. Oggi
dobbiamo tutti rimboccarci le mani e attivare di nuovo l’azione di tutela della vista per i nostri bambini,
introducendo di nuovo un servizio efficace già a partire dalla scuola materna. Un impegno sociale che
sarà in grado di eliminare gravi penalizzazioni alla vista dei bambini – penalizzazioni che li seguirebbero
per tutta la loro vita – e che ci porterebbe a livello dei Paesi maggiormente avanzati».
La parola d’ordine ancora una volta è prevenzione, che dovrebbe partire dalle Istituzioni. Ma non solo:
anche le famiglie dovrebbero attivarsi in tal senso. «È compito fondamentale anche dei genitori
osservare se i propri figli, nei primi anni di età, rivelano qualche anomalo comportamento visivo»,
sottolinea Demetrio Spinelli, oculista e Presidente di Vision+ Onlus. «Così come è importante
portare i bambini dal medico oculista per una visita completa dopo il primo anno di vita, a 3 anni, a 6 e a
10 anni. L’esperienza durante la Fiera “G! come Giocare” del 2011 ci ha rivelato, però, che la maggior
parte dei genitori non ha mai fatto fare al proprio figlio una visita oculistica e/o ortottica. Statistica
confermata, purtroppo, anche quest’anno. Nel corso di questa tre giorni di fiera, nello stand di
Commissione Difesa Vista, i medici oculisti e ortottisti di Vision+ Onlus hanno effettuato alcuni test
ortottici e un esame della refrazione per i bambini con l’obiettivo di sensibilizzare e fare prevenzione. I
risultati ottenuti sono in linea con il 2011: oltre il 60% dei bambini infatti non era mai stato dal medico
oculista».
Ancora una volta, dunque, la sinergia operativa tra più realtà legate al settore vista si rivela vincente.
Auspicio di Commissione Difesa Vista e dei suoi partner d’eccezione è costruire una rete di iniziative
che trasformi la prevenzione occasionale, in una salutare abitudine.
«ll nostro ringraziamento», dichiara Andrea Garagnani, rappresentante della coalizione che riunisce,
fra gli altri, Assogruppi Ottica, Federgruppi Ottica e Federottica, «va a tutte le figure professionali
che si sono rese disponibili nei tre giorni di fiera, agli ottici dei nostri gruppi, Greenvision, Ottici Associati,
Oxo, Vision Group, e a Survey Italia che ha messo a disposizione strumenti ottici e personale. Siamo
certi che “G! come Giocare” possa rappresentare una pietra miliare nel percorso intrapreso di dialogo
fra tutte le realtà del nostro mondo con l’obiettivo comune di lavorare congiuntamente a salute e
prevenzione del bene vista nell’interesse della popolazione».
Importante sottolineare che all’ evento hanno contribuito anche ottici che lavorano presso le principali
catene di ottica italiane, associate in ANDOM. «Da sempre ANDOM promuove una stretta
collaborazione con i medici oculisti, al fine di garantire il miglior servizio al cittadino consumatore»,
afferma Riccardo Perdomi, presidente ANDOM.
«Ottima la collaborazione con gli ottici che si sono occupati dei genitori e dei nonni effettuando una
misurazione della vista, mentre aspettavano che i figli o nipoti venissero visitati dal medico, aumentando
così il numero di screening effettuato e il numero di persone sensibilizzate ad una visita dallo specialista
oculista dopo i 50 anni», conclude, sulla stessa lunghezza d’onda, il Professor Spinelli. «Una buona
iniziativa che speriamo di poter replicare anche nel 2013».
Questo approccio collaborativo è stato inaugurato il mese scorso in occasione della Giornata Mondiale
della Vista, che ha visto la promozione di iniziative di controllo e prevenzione, sul territorio milanese e
lombardo, sostenute e realizzate dalle diverse associazioni di oculisti e di ottici, con il supporto di IAPB
ITALIA ONLUS e con il ruolo di catalizzatore svolto da Commissione Difesa Vista. Una dimostrazione
che il perseguimento di un obiettivo comune come la prevenzione permetta di mettere insieme in modo
proficuo realtà differenti.
In questo contesto di iniziative sinergiche e proattive, “G! Come giocare” è stata la scelta perfetta per
raggiungere il target famiglia qui ampiamente rappresentato. Si tratta di una manifestazione fieristica in
costante crescita che ha visto registrare quest’anno ben 67.328 mila visitatori con un incremento del
15% rispetto alla scorsa edizione.
Commissione Difesa Vista (CDV) è un organismo nato nel 1972 con l’obiettivo di informare in maniera corretta e
puntuale su argomenti legati alla salute del bene vista. Nel corso degli anni, la Commissione, composta dai
maggiori specialisti in materia, ha organizzato seminari, convegni, workshop e realizzato un gran numero di
campagne pubblicitarie e informative sui temi degli occhi e della visione, oltre a ricerche su argomenti più
scientifici.