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Esiste l’allergia all’acqua?

Pochissimi sono i casi nel mondo, ma l’allergia all’acqua esiste e viene chiamata anche “orticaria acquagenica”. Chi è affetto da questo tipo di allergia ha tantissime difficoltà nella vita quotidiana: sudore, igiene personale, stare sotto la pioggia, piangere e farsi un bagno al mare. Tutte azioni che svolgiamo quotidianamente ma in questi pazienti possono provocare orticarie anche gravi, con comparsa di punti gonfi e rossi con forte prurito ed in alcuni casi anche dolore.

Allergia all’acqua?

Quando al contatto con l’acqua compare l’orticaria si tende a definire la sintomatologia come allergia all’acqua, ma, in verità si tratta di una specie d’intolleranza. È infatti una tipologia di orticaria provocata dal contatto con l’acqua indistintamente dai livelli di salinità o dalle temperature.

Cosa comporta?

L’allergia all’acqua scatena quindi una violenta reazione cutanea che, inizialmente, veniva attribuita alle cellule morte presenti sulla superficie dell’epidermide, cellule che dopo il contatto con l’acqua attivano una reazione delle difese immunitarie. In seguito la ricerca ha dimostrato che si tratta di una forma di orticaria in cui, i mastocidi, ovvero cellule produttrici d’istamina, ne aumentano smisuratamente la produzione. L’istamina provoca un effetto dilatante dei vasi sanguigni aumentandone la permeabilità: processo che provoca la comparsa dei ponfi.

Come accorgersene?

Se nei piccoli gesti quotidiani compare l’orticaria, dopo aver, per esempio lavato i denti, o le mani, o il viso, dopo aver lavato i piatti o semplicemente teso i panni del bucato, allora, probabilmente si è affetti da allergia all’acqua. I sintomi sono eruzioni cutanee caratterizzate dalla presenza di ponfi in rilievo, più o meno sporgenti e arrossati che provocano prurito e in alcuni casi dolore. Si tratta di micro lesioni superficiali sulla pelle. Tra i sintomi possono comparire anche degli angioedemi, ovvero reazioni infiammatorie della pelle, simili all’orticaria ma caratterizzate da un’improvvisa comparsa di gonfiori nella cute e dei tessuti sotto mucosi.

Quanto può durare?

Una volta comparsa l’orticaria può permanere fino a oltre una settimana nei casi più acuti. Nel caso in cui la reazione non vada a comparire l’orticaria viene definita cronica.

Rimedi possibili:

Innanzi tutto è bene eliminare i residui di acqua e quindi asciugare bene l’area che è stata bagnata. Ma attenzione, dato che chi soffre di orticaria è soggetto a irritazione dell’epidermide, il processo di asciugatura andrà portato avanti delicatamente, ovvero senza strofinare ma tamponando le aree bagnate. Per l’orticaria non esistono cure per l’allergia all’acqua, ma solo rimedi temporanei, di cui, l’unico a oggi definito tale è il ricorrere all’uso di antistaminici. Uno studio che ha pubblicato il Journal of Asthma and Allergy nel 2016, rivela che la maggior parte di coloro che sono affetti da orticaria ha una buona reattività agli antistaminici perché diminuiscono i livelli di permeabilità dei vasi sanguigni e riducono e la formazioni dei pomfi e degli angioedemi.