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“Allarme” Asl contro il papilloma virus

Una ragazza su tre non effettua il vaccino. 20 le donne colpite dal carcinoma della cervice uterina ogni anno nella nostra provincia. Adesso anche le ragazze con più di 18 anni possono vaccinarsi. E’ un vero e proprio allarme quello lanciato dalla regione toscana e fatto proprio dagli specialisti della prevenzione della Asl 8: il  30% delle ragazzine, che poi diverranno donne, rischiano nella loro vita di esser colpite da cancro all’utero. Ed è noto che ogni anno anche nella nostra provincia  vengono diagnosticati 20 casi di carcinoma della cervice uterina (230 alivello regionale). “Nonostante questi dati – affermano gli specialisti del dipartimento della prevenzione – c’è quasi una famiglia su tre che rinuncia alla vaccinazione contro il papilloma virus. Una vaccinazione che è offerta gratuitamente dalla Asl, è sicura, ben tollerata e in grado di prevenire nella quasi totalità dei casi l’insorgenza di un’infezione”.

“Molti genitori che non rispondono agli inviti della Asl – affermano ancora al dipartimento della prevenzione – sottovalutano questo appuntamento, ritenendo, a torto, che sia un appuntamento da rimandare. Invece, il vaccino ottiene la massima  efficacia se effettuato prima dell’inizio dell’attività sessuale. Se non cambierà l’atteggiamento refrattario di alcuni genitori, anche quest’anno fra 300 e 400 bambine resteranno senza la dovuta copertura”.

 

Ecco perché Regione e Asl, con una apposita campagna di comunicazione,  stanno spingendo sull’acceleratore per favorire la più alta adesione possibile a questa iniziativa. Dal 2008  la regione Toscana propone gratuitamente la vaccinazione contro i papillomavirus alle adolescenti, in una fascia di età, recente ampliata, compresa tra i 12 ed i 18 anni non compiuti.

Nel 2011la Asl8 hasomministrato 5600 dosi (la vaccinazione prevede tre dosi a bambina, somministrate nell’arco di sei mesi). La popolazione da vaccinare quest’anno è quella delle dodicenni, quindi circa 1.400 bambine in tutta la provincia. L’Azienda tenterà  anche di recuperare le ragazze nate nel 1995 che non si erano presentate alla prima chiamata, cinque anni orsono.

 

SI PENSA ANCHE ALLE PIU’ GRANDI

Come già accennato, l’efficacia della vaccinazione è massima se viene effettuata prima dell’inizio dell’attività sessuale. Ma anche le donne di età superiore possono comunque ottenere benefici dalla vaccinazione. L’intero ciclo vaccinale, se acquistato in farmacia, costa oltre 500 Euro; a questo costo si aggiunge quello della somministrazione da parte di un medico.
Adesso, le donne che hanno già compiuto 18 anni e non sono ancora vaccinate, possono prenotare la vaccinazione direttamente presso gli Ambulatori di vaccinazione per adulti del Dipartimento della Prevenzione in tutte le zone: con il pagamento di un ticket di 98 euro per ogni dose, con la garanzia di disporre di una sede per vaccinarsi  ben identificata, della registrazione della vaccinazione e con la possibilità di disporre  di archivi per seguire nel tempo le donne vaccinate.

Chi è interessato a ricevere maggiori e dettagliate informazioni, può parlarne con il pediatra o medico di famiglia o contattare il personale operante nei servizi di vaccinazioni e nei consultori dell’Azienda Usl8.

 

COSA E’ IL PAPILLOMA VIRUS?

Il tumore al collo dell’utero è il primo tumore riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità  come totalmente riconducibile ad una infezione virale causata dal virus del papilloma umano (Hpv).

Sono circa 100 i tipi di Papillomavirus (HPV), ma solo 30 sono i responsabili delle infezioni genitali;  alcuni virus HPV determinano l’insorgenza di condilomi (verruche) genitali. Altri, tra cui il tipo 16 e 18, determinano un’infezione persistente che, anche a distanza di molti anni dal primo contatto, può trasformarsi in cancro del collo dell’utero, malattia che in Italia causa ogni anno 3500 nuovi casi circa, 10 casi di tumore ogni 100.000 donne di tutte l’età, e  circa mille morti.Il virus HPV è responsabile di infezioni umane a trasmissione sessuale: circa il 75% delle persone entra in contatto con il virus almeno una volta nella vita; normalmente  l’infezione genitale, spesso  asintomatica,  guarisce spontaneamente, ma in alcuni casi  determina patologie che necessitano di trattamenti specifici.

 

Il lungo tempo di latenza tra infezione da HPV ed insorgenza del tumore della cervice, fino anche a 40 anni dopo l’infezione, consente di individuare precocemente la lesione tumorale  attraverso lo screening con Pap-Test.

Oggi le donne hanno a disposizione una vaccinazione innovativa, in quanto  previene l’insorgenza di  circa il 70% di forme tumorali, quelle  provocate  dai 2 virus più aggressivi, HPV 16 e 18.

L’utilizzo del vaccino comunque affianca ma non sostituisce lo screening periodico con PAP test, attualmente raccomandato per le donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni, che ha già portato negli anni a una drastica riduzione delle morti, attraverso la diagnosi precoce delle lesioni precancerose e del tumore.

 

Elenco dei Centro vaccinazione della provincia, suddiviso per zone:

Zona Aretina

Arezzo: Servizio Vaccinazioni pediatriche Viale Cittadini, 33. Tel.0575/254851

Ambulatorio vaccinazione adulti C/O Ospedale S. Donato  tel. 0575 255967

Zona Valdichiana

Camucia: Via Capitini 6 Tel. 0575/639968  – 639958

 

Zona Valtiberina

Sansepolcro: Via Santi di Tito, 24. Tel.0575/757869 – 757960-757963-757967

Zona Valdarno

Montevarchi: C/O Ospedale S. Maria alla Gruccia Tel.055/9106353

San Giovanni Valdarno: Servizio Vaccinazioni pediatriche Via III Novembre 18. Tel. 055 9106415

Zona Casentino

Bibbiena: V. Colombaia  Tel. 0575/568321