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Alimenti: ristoratori ‘a scuola’ per pausa pranzo sana, al via roadshow

Roma, 13 mag. (AdnKronos Salute) – Ristoratori ‘a scuola’ per imparare a rendere sempre più sana e corretta l’alimentazione durante la pausa pranzo, attraverso roadshow di formazione itinerante. L’iniziativa è stata presentata oggi a Roma dai diversi partner che la animano: Istituto superiore di Sanità (Iss), Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe), Reti Città Sane Oms ed Edenred, main partner del programma Food. In concreto per aiutare i ristoratori a conoscere meglio i segreti della cucina sana, sarà realizzato uno show cooking da svolgere in tre appuntamenti in altrettante località italiane (Roma, Milano e Palermo), i cui destinatari saranno i ristoratori.

Lo show cooking sarà guidato da uno chef, affiancato da un ricercatore dell’Iss, e strutturato in tre diversi moduli, con temi diversi. Si parte dalla sicurezza alimentare: saranno esposte le corrette tecniche di manipolazione/cottura degli alimenti, conservazione in frigo, per evitare contaminazioni microbiologiche e chimiche. Si prosegue sulla sicurezza nutrizionale: per identificare una dieta salutare e menù bilanciati in pausa pranzo. Infine la corretta gestione degli allergeni: verranno illustrate le tecniche da adottare per evitare contaminazioni di allergeni in cucina. Ciascun modulo si basa su una ‘pillola video’ esplicativa che sarà pubblicata anche dai canali di comunicazione dei partner coinvolti.

Il progetto Food ha come obiettivo quello di studiare il crescente fenomeno dell’obesità in Europa attraverso un approccio che coinvolge ristoratori, aziende e lavoratori di 9 Paesi Europei, tra cui l’Italia, mirando a promuovere l’alimentazione equilibrata, migliorando nei ristoranti la qualità nutrizionale offerta e, al contempo, facilitando la scelta dei consumatori, informandoli meglio. Il valore aggiunto di questo progetto, è quello di consentire, da un lato, a 1.500.000 utenti di buoni pasto di accedere a informazioni scientificamente validate da un team di nutrizionisti esperti; dall’altro, di garantire a 150.000 esercenti affiliati il supporto di un team di esperti per indirizzare la propria offerta ristorativa in pausa pranzo verso scelte responsabili, sane e sostenibili.

“Col protocollo d’intesa – ha dichiarato Gaetana Ferri, a capo della direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del ministero della Salute – abbiamo condiviso con la Fipe un approccio innovativo per il raggiungimento di obiettivi comuni, che necessitano di essere perseguiti non solo dalle istituzioni, ma anche dagli operatori in una opera di potenziamento e supporto reciproco”.

“Mi riferisco – continua Ferri – alla necessità di applicare stili alimentari sani divulgandoli alla popolazione, corroborando l’attività di prevenzione per la lotta alle malattie croniche non trasmissibili che vedono la concausa della malnutrizione in eccesso e in difetto, nonché alla formazione in materia di corrette procedure di sicurezza alimentare nella manipolazione, somministrazione e conservazione degli alimenti per diminuire l’incidenza delle tossinfezioni alimentari e infine mi riferisco alla corretta e dovuta informazione dei consumatori per prevenire gli incidenti da somministrazione di allergeni ai soggetti sensibili”.

Si tratta, aggiunge Ferri, “di fare squadra funzionale alla tutela della salute e alla qualificazione e professionalità degli operatori del settore, al quale il ministero non è nuovo, nella consapevolezza che l’approccio multistakeholder ha dimostrato di essere il più idoneo per il raggiungimento degli obiettivi istituzionali rispetto a quello meramente prescrittivo ed impositivo”.

Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe, ha sottolineato che il cambiamento dei ritmi e degli stili di vita sta modificando sensibilmente la relazione degli italiani con il cibo; il dato più significativo è che mentre i consumi nella ristorazione sono in progressiva crescita quelli in casa diminuiscono. “Questo cambiamento impone alle imprese del nostro settore un supplemento di responsabilità per garantire qualità, sicurezza alimentare e salute a tutti i cittadini”, afferma. “In questa direzione – prosegue Stoppani – va il Protocollo d’intesa che abbiamo siglato con il ministero della Salute per promuovere le corrette prassi alimentari per una sana e sicura alimentazione del cittadino ed è importante il progetto avviato con Iss, Reti Città Sane Oms e Food programme”.

“Questo roadshow – conclude Stoppani – vuole fornire strumenti che siano di supporto agli imprenditori e li aiutino a comprendere e soddisfare le nuove esigenze in fatto di salute e sicurezza dei consumatori, rimanendo interpreti di quella qualità italiana di cui i pubblici esercizi sono importanti portabandiera”.