Vai al contenuto

L’acidità di stomaco: come combatterla

L’acidità di stomaco è quella sensazione di bruciore che si avverte dopo un pasto, abbondante o meno, e può variare d’intensità ed anche comprendere diverse aree, dallo stomaco al collo. Si è soliti pensare che la sua natura sia alla base di un problema fisico, ma anche stress e fattori emozionali possono darne vita.

Sintomi

Il primo campanello d’allarme è il bruciore di stomaco che può estendersi fino al collo: sono i succhi gastrici ad andare dove non dovrebbero dirigersi. Se il disturbo resta localizzato nella zona toracica parleremo di pirosi, se il contenuto gastrico attraversa la faringe fino a giungere l’acido alla gola allora si parla di reflusso gastroesofageo comportando diversi sintomi come: mal di gola, raucedine, asma, erosione dello smalto dei denti, rigurgiti di cibo.

Cause

La prima causa tra tutte è lo stile di vita non sano, da non sottovalutare le cattive abitudini alimentari oppure la presenza di altre patologie. Le pareti dello stomaco hanno bisogno di attenzione e alcuni alimenti e bevande (caffè e tè) possono irritarlo e non sono da meno fritti, insaccati o latticini.

Rimedi

Per trovare sollievo dall’acidità di stomaco si può ricorrere:
al finocchio, che ristabilisce il benessere dell’organo;
al miele, alleato dello stomaco e l’intestino;
la malva;
la menta;
la genziana maggiore;
la camomilla che attutisce i bruciori;
il carciofo;
il tarassaco;
il cumino;
il rabarbaro;
i Fiori di Bach che aiutano stomaco e stato d’animo negativo.

I farmaci antiacidi

Chi nel proprio cassetto dei farmaci non ha un farmaco antiacido? Gaviscon o Maalox per citare i più noti. Quando si assumono si ha la sensazione di spegnere l’incendio. Nonostante il loro utile utilizzo, bisogna stare attenti a non abusarne, nel tempo possono dare dei problemi: è consigliabile non superare le 3-4 settimane di trattamento.

GoSalute consiglia: