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9^ Giornata Nefrologica Tiburtina

Nella storia dei trapianti renali rimangono impresse nella memoria collettiva alcune figure di donatori “storici” come Denise Darval che permise il primo trapianto di rene al Groote Schuur Hospital di Città del Capo (chirurgo Christaan Barnard) oppure il babbuino con cui si effettuò il primo trapianto di rene in Italia al Policlinico Umberto I di Roma. Sono questi solo due esempi  contenuti nella relazione dal titolo “I donatori nella memoria collettiva” che sarà presentata alla 9^ Giornata Nefrologica Tiburtina, in calendario il 22 e il 23 settembre 2012 presso l’Aula Magna della Divisione INI Medicus di Tivoli (Strada Colle Ripoli snc; tel. 0774 338000). Un appuntamento che è entrato nella storia degli incontri dedicati alle patologie renali e che si articola su due giornate di lavoro con obiettivi formativi diversi:

sabato 22 settembre è dedicato ai medici che quotidianamente operano in discipline diverse sullo stesso territorio, l’area della  Asl RmG. Una vocazione locale ormai ben radicata sul territorio di Tivoli che nasce dall’esigenza di condividere le problematiche della malattia renale con medici non nefrologi; si affronteranno le malattie renali, sempre dal punto di vista clinico e gestionale,  insieme ai medici di medicina generale e agli ospedalieri. Si parlerà di vari temi nefrologici per divulgarne la conoscenza: ci saranno relazioni sull’anemia uremica, sul metabolismo del calcio e del fosforo, su quella severa forma di ipertensione secondaria che si trova nell’IRC. E come sempre ci sarà una relazione del segretario dell’Associazione Malati di Reni (il punto di vista del paziente) sulla donazione;

domenica 23 settembre saranno gli infermieri i protagonisti della giornata; operatori sanitari che già lavorano in sala dialisi e possiedono conoscenze di base sulle varie tecniche emodialitiche: quindi un discorso tra esperti che provengono da tutta la regione. Da questa intensa e tecnica giornata di aggiornamento e formazione l’infermiere, dopo aver partecipato anche ai larghi spazi dati alla discussione alla fine di ogni relazione, trarrà giovamento nella sua pratica giornaliera. Le relazioni avranno un taglio eminentemente pratico e didattico e nella discussione finale si condivideranno le varie esperienze. L’infermiere di sala dialisi uscirà da questo convegno aggiornato sulla buona pratica clinica.

Al di là degli argomenti meramente medico-scientifici, la 9^ Giornata Nefrologica Tiburtina dà spazio anche agli aspetti storiografici della nefrologica.Verranno ricordati gli studiosi Wren e Major  che si dedicarono alle prime tecniche di incannulazione venosa periferica grazie alle geniali intuizioni del medico inglese Harvey, il quale per primo descrisse accuratamente il sistema circolatorio umano e le proprietà del sangue pompato dal cuore in tutto il corpo. Nel 1710 il reverendo inglese Hales tentò di incannulare un vaso venoso centrale in una giumenta, ma solo due secoli più tardi, in Germania, con Forssmann (1929) l’accesso venoso venne usato per la somministrazione di farmaci in ambito clinico. Nel resto del mondo, soprattutto negli Stati Uniti, le esperienze di Forssmann proseguirono grazie agli studiosi Cournand e Richards, i quali si dedicarono al cateterismo cardiaco per lo studio dell’emodinamica. La genialità e la costanza di questi precursori hanno aperto le porte a nuovi sistemi infusionali più sicuri e indispensabili nella medicina moderna.