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11 ottobre: Giornata mondiale della vista

La “Giornata mondiale della vista” è un momento di sensibilizzazione, che si celebra il giorno 11 ottobre, per attirare l’attenzione sulla cecità e le menomazioni della vista: il 4% della popolazione mondiale è cieca o ipovedente. L’organizzazione Mondiale della Sanità ha, infatti, individuato nella prevenzione l’obiettivo principale della sanità pubblica. La medicina preventiva è quella parte della medicina in cui il sanitario applica alle persone le conoscenze e le tecniche delle scienze mediche, delle scienze sociali e delle scienze del comportamento, allo scopo di prevenire l’insorgenza di malattie, traumatismi e infermità, e, quando non ci riesca, allo scopo di impedirne o di attenuarne i danni che ne conseguono. La prevenzione in oculistica significa evitare la cecità e l’ipovisione riconoscendo precocemente malattie invalidanti che tolgono indipendenza ed autonomia alle persone. Per questo motivo è di particolare importanza, citando soltanto le patologie più’ frequenti, il riconoscimento di importanti vizi di rifrazione o di malattie oculari dell’infanzia, la diagnosi precoce del glaucoma cronico semplice, della retinopatia diabetica, delle degenerazioni maculari senili.

Nell’Azienda Ulss 19 tutti i bambini del territorio sono convocati e valutati presso l’ambulatorio ospedaliero di ortottica, tramite lettera inviata alla famiglia, all’età di nove mesi, tre e cinque anni. Qualora durante queste visite siano osservate difficoltà nella visione o problemi di strabismo, i bambini sono indirizzati all’ambulatorio di oftalmologia pediatrica per un precoce riconoscimento di un eventuale vizio rifrattivo e per un’efficace terapia antiambliopica, che risulta essere soddisfacente solo se intrapresa prima dei sei anni di età. L’accesso a quest’ambulatorio è programmato dall’oculista che decide la tempistica dei controlli e che provvede direttamente alla prenotazione della visita, in quanto i bambini, a volte, necessitano di controlli molto ravvicinati.

Per quanto riguarda gli adulti, una patologia che ha gravi conseguenze è il glaucoma cronico semplice che, se non riconosciuta precocemente, può portare alla perdita della visita: motivo che la identifica come malattia sociale in quanto può compromettere lo svolgimento di una normale vita di relazione e la conduzione di una normale attività lavorativa. Uno screening della popolazione a rischio per la malattia è auspicabile data l’alta frequenza del glaucoma e l’elevata proporzione di malati non consapevoli della loro condizione. Il glaucoma cronico provoca, infatti, danni permanenti ed irreversibili del nervo ottico causati, in generale, dall’aumento della pressione dell’occhio. Tale patologia colpisce l’adulto dopo i 40, 50 anni con un’evoluzione molto lenta, senza dare disturbi o sintomi particolari. L’essere asintomatica è caratteristica peculiare del glaucoma e il paziente si rende conto della malattia solo in fase terminale, quando il danno al nervo ottico è avanzatissimo. Una semplice visita oculistica è sufficiente a diagnosticare un glaucoma in fase iniziale e, quindi, ad evitare un’evoluzione drammatica della malattia intraprendendo le cure appropriate.

Altra malattia che necessita di attenta prevenzione è la retinopatia diabetica, una delle cause principali di ipovisione e cecità: è stato stimato che, nei paesi occidentali, è la più frequente causa di riduzione visiva. La retinopatia diabetica può insorgere con qualsiasi forma di diabete ed in qualsiasi momento del suo decorso. E’ possibile che una persona scopra di essere diabetica durante una visita oculistica proprio perché si rileva una retinopatia diabetica. Tuttavia uno dei principali fattori di rischio è la durata della malattia: dopo 20 anni di malattia circa il 70% dei diabetici ha sviluppato la patologia oculare. Per cercare di ridurre il rischio di sviluppare la retinopatia è importante il controllo metabolico del diabete, adeguandosi con un certo rigore ad uno stile di vita sano: i fattori di rischio sono ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, alcol e fumo. I sintomi oculari si hanno solo quando la malattia ha raggiunto uno stato molto avanzato ed ha determinato danni irreversibili: l’efficacia della terapia delle complicanze oculari è strettamente correlata alla precocità della diagnosi. Per il paziente diabetico è indispensabile, quindi, la prevenzione.

Prevenzione fondamentale pure nella degenerazione maculare senile che rappresenta la causa principale di cecità permanente nella popolazione anziana. L’alterazione comprende un ampio spettro di reperti clinici e patologici, riconducibili alla forma essudativa e non essudativa. La forma essudativa, più grave, è responsabile di circa il 90% di tutti i casi cecità per degenerazione maculare senile. Nell’ambito delle maculopatie essudative sono state introdotte, negli ultimi anni, nuove soluzioni terapeutiche che, anche se non risolutive, hanno sicuramente migliorato la vita sociale dei pazienti affetti da tale patologia. Questi farmaci sono in grado, a volte, di ridurre la progressione della malattia e, quindi, la velocità del deterioramento visivo: è stato visto che l’efficacia terapeutica è intimamente correlata alla precocità della diagnosi.