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Serie A in campo per gli adolescenti in sovrappeso

Il progetto si chiama “Non fare autogol” e coinvolge tutte le squadre del Campionato

sedentarietaSoltanto un adolescente su dieci svolge attività fisica al di fuori delle ore scolastiche e meno della metà dei ragazzi effettua un’ora di sport al giorno per almeno tre volte la settimana. Le conseguenze? Solo il 7% degli undicenni, il 9% dei tredicenni e il 7 dei quindicenni sono fisicamente attivi e il 15% dei ragazzi risulta in sovrappeso, i maschi più delle femmine. Ecco quindi che la sensibilizzazione dei giovani a stili di vita sani diventa fondamentale, magari con la collaborazione dei campioni dello sport.

Sono questi i concetti chiave del Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, ha preso il via oggi la quarta edizione dell’iniziativa con la prima tappa all’Istituto “Rosselli” di Genova, dove l’attaccante del Genoa Emanuele Calaiò è salito in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita di un campione.

È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato – è essenziale trasmettere messaggi e strumenti utili per la loro salute. Noi calciatori, in questo, possiamo rappresentare un modello positivo. L’attività fisica? Il movimento è fondamentale per essere al top nello sport e nella vita”.

Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da giovani – sottolinea la professoressa Lucia Del Mastro, membro del Direttivo Nazionale AIOM – L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”.

Ecco l’obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI, la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e la Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI).

Ma il progetto Non fare autogol può contare anche su un importante versante online per raggiungere tutti gli studenti italiani, non solo quelli che hanno la fortuna di incontrare dal vivo i più importanti calciatori di Serie A: dalla pagina facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo twitter (twitter.com/NonFareAutogol) al seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it, dove gli studenti di tutta Italia possono scaricare l’opuscolo informativo del progetto e soprattutto partecipare al “Quiz della salute”, rispondendo alle 21 domande sui 7 autogol del proprio benessere, i comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa, tra i ragazzi dell’Istituto selezionato che hanno totalizzato il miglior punteggio, viene estratto un vincitore che viene premiato con un tablet direttamente dal calciatore, mentre tra tutti gli studenti d’Italia che hanno risposto al “Quiz della salute” verrà sorteggiato, al termine della campagna itinerante, il vincitore di un premio finale.