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Ricerca biomedica: nuova azione europea

A guidare le scelte: invecchiamento della popolazione, peso economico e malattie trasmissibili

pobrane (1)Con Orizzonti 2020 si apre la nuova azione europea a sostegno della ricerca biomedica. Lo stanziamento economico previsto per il biennio 2014-15 è di 1200 milioni euro. A guidare le scelte della commissione europea sono stati tre fattori: l’invecchiamento della popolazione, il peso economico di malattie trasmissibili (AIDS, tubercolosi, etc) o non trasmissibili (diabete, cancro, patologie cardiovascolari, etc) e la crisi economica.

La commissione europea si prefigge di rendere più giusti e sostenibili, nonché omogenei, i sistemi sanitari dei paesi membri: solo un approccio innovativo può portare ai miglioramenti auspicati, poiché già più del 10% del prodotto interno lordo è impegnato nel sistema sanitario. “Medicina Personalizzata” è il nome dell’innovazione. Si tratta innanzitutto di conoscere meglio le cause delle malattie e i fattori di rischio, genetici o socio-ambientali nelle loro combinazioni.

La salute dell’uomo sarà alla base di ogni scelta politica, che si tratti di alloggi, trasporti, produzione industriale, rifiuti: tutto dovrà tener conto di essa! A ridurre i costi di tali scelte contribuirà il coinvolgimento diretto dei cittadini che, supportati da piccole strutture locali, potranno raccogliere dati sul proprio stato di salute e inviarli, anche mediante un semplice cellulare, a strutture specializzate che valuteranno i casi che necessitano di un approfondimento diagnostico o di un ricovero, limitando il numero degli interventi diretti a quelli strettamente necessari.

M(obile)-health, “salute al telefono”, per  razionalizzare gli strumenti diagnostici e favorire la prevenzione. Grazie alle nuove tecnologie gli anziani del “vecchio continente” potranno rimanere attivi e indipendenti più a lungo, la Commissione Europea invita, infatti, a prevenire con diagnosi precoci le malattie cognitive, senza sottovalutare disturbi come la depressione, l’insonnia, i disordini della personalità che influenzano pesantemente la qualità della vita, nonché a condurre studi clinici specifici per valutare l’efficacia e le controindicazioni dei farmaci sulla popolazione anziana. Non mancano  linee di intervento tradizionali su vaccini e su malattie infettive, croniche e rare, trascurate dalla ricerca farmaceutica privata, ma l’Europa invita considerare la salute come un bene che richiede l’integrazione dell’impegno di medici, epidemiologi e sociologi, con la partecipazione attiva delle persone assistite,  pazienti non più passivi ma capaci di sfruttare le nuove e diffuse tecnologie della comunicazione. E(lectronic)-health e M(obile)-health, per chi lo ricorda, “una telefonata allunga la vita”.

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