Vai al contenuto

Pneumologia e allergologia pediatrica, sabato, a Forlì, congresso per aggiornarsi e confrontarsi su protocolli e trattamento in Area Vasta Romagna

Almeno il 20% della popolazione infantile, a livello locale, soffre di qualche forma allergica. Per questo, in Area Vasta Romagna, i professionisti coinvolti hanno deciso d’intensificare la collaborazione reciproca, mettendo a punto percorsi e protocolli il più possibile comuni e uniformi. Un primo passo verso il raggiungimento di tale traguardo sarà il congresso “Parliamo di pneumologia e allergologia pediatrica” di sabato 23 marzo, quando, all’ospedale “Morgagni-Pierantoni” di Forlì (sala Pieratelli), dalle 8.30 alle 14.30, si ritroveranno gli specialisti delle quattro Aziende di Forlì, Ravenna, Cesena, e Rimini, insieme a qualificati esperti in ambito regionale e nazionale.

«A livello romagnolo, la prospettiva della sanità è quella di una sempre maggior integrazione – commenta il dott. Enrico Valletta, direttore dell’U.O. di Pediatria dell’Ausl di Forlì e responsabile del convegno –. Per quanto riguarda pneumologia e allergologia pediatrica, il confronto in Area Vasta è stato sempre molto vivo: c’è l’abitudine di ritrovarsi per discutere insieme di casi clinici, ed elaborare proposte di percorsi clinico-assistenziali e progetti di ricerca comuni, il tutto con una costante attenzione alle esigenze del territorio. D’altronde, parliamo di due branche specialistiche fra le più richieste dai pediatri di famiglia». Gli ambulatori di pneumologia e allergologia, infatti, sono quelli che vantano la maggiore attività: a Forlì, ad esempio, nel 2012, sono state effettuate oltre 600 visite allergologiche pediatriche, eseguendo quasi 400 prove allergiche e 100 spirometrie. «Le allergie presentano un’incidenza elevata, circa un bambino su quattro ne soffre – prosegue il dott. Valletta –. Sul fronte delle infezioni polmonari, pur non registrando grossi numeri, abbiamo riscontrato un incremento delle gravi polmoniti da pneumococco con complicazioni; si tratta di un problema emergente, non solo in Italia». Alla luce di tutto questo, e in considerazione della necessità di restare al passo con lo sviluppo delle tecnologie e delle risorse diagnostiche, si è deciso di approfondire ulteriormente la collaborazione, riunendo tutti coloro che in Area Vasta si occupano di queste patologie e domandando il contributo di colleghi esperti provenienti dai principali centri emiliano-romagnoli, e nazionali.

«Oltre ad approfondire ulteriormente sinergie e uniformare percorsi e protocolli, l’obiettivo è lavorare insieme sull’appropriatezza – dichiara il dott. Valletta –, cercando di governare le richieste che, spesso, specie in allergologia, superano la possibilità di offerta delle strutture specialistiche».

Durante il congresso si spazierà su diversi temi. Uno di particolare interesse è rappresentato dalla gestione delle reazioni allergiche gravi a scuola. «Gli insegnanti vanno preparati a fornire risposte sanitarie in situazioni d’emergenza, somministrando un farmaco salvavita: l’adrenalina – spiega il dott. Valletta –. Col mondo della scuola ci confrontiamo da tempo, su casi specifici che richiedono opportuna attenzione; in futuro, la collaborazione sarà sempre più stretta, sia per la gestione di problemi di salute acuti sia cronici». Altro argomento d’attualità è la gestione integrata fra ospedale e territorio del bambino con grave patologia cronica. «Parliamo di pazienti dipendenti da respiratori o altre tecnologie; una volta dimessi dall’ospedale e tornati a casa, occorre studiare forme di assistenza domiciliare commisurate alle loro esigenze e necessità».