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Parto senza dolore, progetto sperimentale a Olbia

Per accedere al servizio bisognerà partecipare a un percorso informativo obbligatorio

9_97_20070927111648La nascita di un figlio, per la donna, è sempre un’esperienza irripetibile, associata a emozioni forti e all’esperienza del dolore durante il travaglio. Per questo, nell’intento di umanizzare il parto, sono stati attivati negli anni diversi percorsi volti a controllare il dolere, e far vivere l’evento nascita in maniera più serena. Tra i diversi sistemi ideati per il contenimento del dolore durante il parto, ora la Asl di Olbia, in via sperimentale, è in grado di offrire in tutte le sue strutture ospedaliere anche la Parto Analgesia.

 Al ”“Giovanni Paolo II” di Olbia e al “Paolo Dettori” di Tempio Pausania è stato attivato un percorso gratuito dedicato all’attivazione del Servizio di parto analgesia, che consentirà alle gestanti di informarsi e richiedere l’epidurale durante il travaglio.

Servizio invece già attivo all’ospedale “Paolo Merlo” di La Maddalena.

Un risultato davvero significativo – sottolineano il direttore generale della Asl di Olbia, Giovanni Antonio Fadda, il direttore amministrativo Gianfranco Casu e il direttore sanitario, Maria Serena Fenuche si inserisce nel più ampio percorso di umanizzazione delle cure e consente di rendere l’assistenza a donne e neonati il più possibile personalizzata. In attesa di una risposta definitiva da parte della Regione, come Azienda abbiamo intrapreso un percorso che ci consente di attivare per un anno un “progetto sperimentale” che, grazie alla preziosa collaborazione degli Anestesisti, e con i soli fondi aziendali destinati al raggiungimento degli obiettivi dei medici, rende possibile nelle nostre strutture il servizio di Parto analgesia”.

Un percorso reso possibile grazie alla sinergia tra le Unità Operative di Ostetricia e Ginecologia e Anestesia e Rianimazione, che ha consentito di creare una ‘squadra’ interdisciplinare di professionisti che si dedicherà a informare le gestanti, per poi seguirle, passo dopo passo, in questo percorso.

Con l’epidurale – spiega Antonio Rubattu, primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Olbia aumenta ulteriormente la nostra offerta di assistenza, dando modo alle mamme di scegliere, in totale libertà, diverse tipologie di percorso che consentono di contenere il dolore durante il parto”.

“L’obiettivo di garantire questo servizio ha richiesto un grosso impegno organizzativo. Denominatore comune delle scelte compiute è stata la volontà di garantire un’alta qualità delle prestazioni e al contempo la minimizzazione dei rischi”,  conclude Franco Careddu, primario del reparto d Ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Tempio.

 “Un tipo di assistenza diventata oramai irrinunciabile, che consentirà a tutte le donne galluresi di poter scegliere di partorire senza dolore”, conclude Sebastiano Uscidda, responsabile del reparto di Ostetricia dell’ospedale di La Maddalena, dove l’epidurale viene garantita ormai da anni. Per accedere alla parto-analgesia sarà vincolante partecipare a una Conferenza informativa entro il settimo mese di gravidanza (32° settimana); effettuare un colloquio con il medico anestesista entro la 35esima settimana di gravidanza ed eseguire gli esami del sangue e l’elettrocardiogramma pre-ricovero. L’analgesia epidurale, in ogni caso, verrà somministrata solo dopo il parere favorevole del ginecologo.