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Nanoparticelle magnetizzabili e rigenerazione nervosa: premiato chirurgo pisano

da  sinistra Andrea Poggetti e Pietro Battistini, microchirurghi dell'Unità operativa di Ortopedia e traumatologia I universitaria
da sinistra Andrea Poggetti e Pietro Battistini, microchirurghi dell’Unità operativa di Ortopedia e traumatologia I universitaria

Durante il 53° congresso nazionale della Società italiana di chirurgia della mano, il dottor Pietro Battistini, medico specializzando dell’Unità operativa di Ortopedia e traumatologia 1 universitaria  diretta dal professor Michele Lisanti, direttore del Dipartimento di malattie muscolo-scheletriche e cutanee dell‘Aoup, è stato premiato per la miglior tesi presentata al corso avanzato di Microchirurgia.

Tale evento, organizzato congiuntamente dalle Società italiane di chirurgia della mano e di microchirurgia, ha carattere internazionale ed è fondamentale nella formazione dei giovani microchirurghi. La tesi verteva sull’utilizzo delle nanoparticelle magnetiche nella rigenerazione del sistema nervoso periferico.

Le lesioni del sistema nervoso periferico costituiscono un’evenienza comune dei traumi (domestici o legati ad altre e più evidenti lesioni) che l’ortopedico deve affrontare nella pratica quotidiana. Da alcuni anni la creazione di condotti nervosi artificiali (tubulizzazione) sta suscitando forti interessi fra i ricercatori che si occupano di medicina rigenerativa. Gli studi compiuti nel campo della biochimica e della bioingegneria alla Scuola Superiore Sant’Anna hanno permesso di mettere a punto una tecnica per lo sviluppo di una forza tensiva, da applicare al nervo in rigenerazione, usando nanoparticelle magnetizzabili (MNPs) in associazione ad un campo magnetico esterno. L’efficacia della nuova metodica è stata testata sperimentalmente dal gruppo dei microchirurghi (vedi foto) del professor Lisanti nel Dipartimento di Biologia diretto dal professor Pellegrino Masiello. I risultati sperimentali ottenuti permettono di guardare le lesioni nervose con una nuova ottica e potenzialmente di aprire nuovi orizzonti nel trattamento delle lesioni dei nervi periferici.