Vai al contenuto

Malattie respiratorie e inquinamento: a Verona confronto tra specialisti

inquinamento-dell-aria-nel-2050-sara-il-principale-big-killer-jpg-preview-defaultTorna a Verona, per la sua diciannovesima edizione, il Congresso Nazionale sulle Malattie Respiratorie “Asma Bronchiale e BPCO: nuovi obiettivi, nuovi rimedi, nuove strategie”, che si terrà oggi e domani presso il Centro Congressi Hotel Leopardi, con più di 300 specialisti provenienti da tutta Italia.

IL CONGRESSO COMPIE 20 ANNI – “Il Congresso dimostra una lunga tradizione e si conferma come evento centrale nello studio scientifico dell’asma e della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e dei fattori relativi – spiega il Prof. Roberto Dal Negro, Referente Scientifico e Fondatore del Centro Nazionale Studi di Farmacoeconomia e Farmacoepidemiologia Respiratoria con sede a Verona.

In questi anni sono stati sviluppati tutti gli aspetti delle malattie, aggiornando man mano i risultati della ricerca e migliorandone la comprensione. Anche quest’anno focus sulla farmacoeconomia, di cui parlammo per la prima volta nel 1991, con tutti gli sviluppi e tutti i costi di gestione. Saranno esaminate e approfondite anche le malattie più preoccupanti, le terapie a disposizione, e verranno presentati i primi dati di uno studio italiano della tosse”.

SMOG E PM10 – Si parlerà anche di inquinamento durante le due giornate congressuali, approfondendo il discorso di stretta attualità relativo alle giornate a targhe alterne. Queste, secondo gli specialisti, vengono messe in atto con troppe deroghe in diverse città,  nonostante la situazione sia ormai “esplosiva”. Uno sforzo inutile, soprattutto se attuato un paio di giorni l’anno: durata che non consente alcun tipo di abbassamento delle soglie richieste. L’appuntamento dovrebbe diventare almeno mensile.

“Migliorare la situazione è possibile, ma queste politiche devono essere attuate con fermezza per scendere sotto la soglia di sforamento – spiega il Prof. Dal Negro. “Purtroppo il modello- continua l’esperto- non può essere mantenuto a lungo: pena il blocco del nostro consolidato modello di vita, di trasporti, e di sviluppo economico. Le reali soluzioni al problema dell’inquinamento nelle piccole e grandi città sono la riorganizzazione seria dei trasporti pubblici, il consumo incontrollato del territorio, il controllo e la verifica seria delle emissioni domestiche da riscaldamento, la riduzione dei trasporti su gomma. Tutti questi, però, sono interventi strutturali che prevedono grandi cambiamenti del nostro modello economico”.

MALATTIE RESPIRATORIE TERZA CAUSA DI MORTALITÀ NEL VENETO – Verona e il Veneto non sono diversi dal resto del Paese per quanto attiene ai macroindicatori relativi ad Asma e BPCO. “Sono realtà geografiche – spiega il Prof. Dal Negro – appartenenti alla Pianura Padana, zona caratterizzata da elevata industrializzazione; da elevatissima concentrazione di viabilità per traffici leggeri e pesanti; in genere, da scarsa ventosità ed elevata umidità, ad elevata concentrazione di PM10 e inquinanti correlati per molti giorni all’anno, con numerosissimi sforamento della soglia critica. Nelle sette province del Veneto, già da anni le malattie respiratorie rappresentano la terza causa di mortalità in entrambe i sessi”.