Medici e ricercatori palestinesi formati dai docenti della Sun. Questo il progetto di cooperazione italo/palestinese “Formazione del personale sanitario Palestinese” messo a punto dall’Ateneo, attraverso il quale la Sun consolida le conoscenze mediche del personale negli ospedali di Hebron e Nablus in Palestina, introducendo tecniche avanzate ed endoscopiche specialistiche. Il progetto, stato proposto dalla Sun al ministero degli Affari Esteri italiano, ha una durata di 3 anni ed un valore pari ad un milione di euro e sarà presentato venerdì 19 aprile, alle ore 10.30, nell’aula Conferenze della Scuola di Medicina della Seconda Università degli Studi di Napoli alla presenza del Ministro della Sanità dell’Autorità Palestinese
Il progetto, step numero due di una precedente esperienza svoltasi tra il 2010 ed il 2013, è stato finanziato per circa il 70 per cento dalla Direzione generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli esteri, per il 15 per cento dall’Autorità Palestinese – che lo ha ritenuto di grandissimo valore sociale per la sua popolazione – , e per un ulteriore 15 per cento dalla Sun.
La SUN, capofila dell’ iniziativa, coinvolgerà a pieno istituti universitari e istituzioni scientifiche a vocazione didattica-assistenziali sia italiani che palestinesi, favorendo il coinvolgimento di docenti e dirigenti sanitari, per permettere da un lato ai giovani medici palestinesi di sviluppare le proprie conoscenze professionali e capacità scientifiche e ai medici senior e ai docenti palestinesi di partecipare direttamente a tali attività formative.
Saranno presenti alla presentazione oltre al Rettore della Sun, Francesco Rossi, il Ministro dell’Autorità Palestinese, Hani A. Abdeen, il Ministro Plenipotenziario DG Cooperazione Sviluppo MAE, Gianpaolo Cantini, e Francesco Cicogna della Direzione per gli Affari Internazionali del Ministero della salute.
Presenterà il progetto Alfonso Barbarisi, delegato del Rettore all’Internazionalizzazione della Sun e direttore del dipartimento di Scienze Anestesiologiche Chirurgiche e dell’Emergenza, capofila del progetto stesso.
Nel corso del progetto sono previste tra le altre le seguenti attività:
- assistenza tecnica per la progettazione e l’organizzazione di percorsi formativi certificati a beneficio di Medici;
- assistenza scientifica al Centro Nazionale di Formazione di Chirurgia Mini-invasiva del Ministero della Sanità Palestinese di Gerico, per farne un centro di eccellenza didattica;
- formazione multimodale, teorica e pratica, delle tecniche relative alle procedure di cui si programma l’introduzione o il potenziamento (laparoscopia chirurgica e ginecologica, endoscopia digestiva, isteroscopia, ecc) e sulle tecniche miniinvasive ed endoscopiche specialistiche (es. in ambito oftalmologico, ortopedico o otorinolaringoiatrico);
- sessioni di “e-learning” per la formazione a distanza;
- coinvolgimento operativo del Mondo accademico e Professionale, italiano, palestinese ed internazionale;
- fornitura di attrezzature per laparoscopia chirurgica e ginecologica e per endoscopia digestiva ecc., indispensabili per svolgere le attività formative teorico/pratiche, ai 5 Ospedali di Hebron, Nablus, Jenin, Beit Jala e Gerico;
- organizzazione di missioni di Esperti dall’Italia per coordinare in loco le attività formative e di attività di ricerca e specializzazione postlaurea;
Il progetto interesserà tutti gli ospedali dei territorio della Cis-Giordania (Nablus. Hebron, Jenin, Beit Jala e Jerico) e coinvolgerà nell’attività formativa non solo chirurghi della Sun, ma numerosi altri chirurghi di Università ed Ospedali di tutto il territorio italiano e prevederà attività formativo-operatorie nei centri di eccellenza italiani. Il progetto è sponsorizzato anche dalla Società Italiana di Chirurgia, dall’associazione chirurghi ospedalieri italiani rappresentanti dal chirurgo Franco Corcione e da Gianluigi Melotti di Modena e dall’European Society of Surgery e dalla Mediterranea and Middle Eastern endoscopic Surgery association.
