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La pillola “bio” aumenta il piacere femminile durante il rapporto

L’argomento al centro di un convegno scientifico a Milano

images (1)La pillola “bio” è stata al centro del convegno Giornate di Perfezionamento Clinico in Ostetricia e Ginecologia che si è svolto a Milano nella Clinica Mangiagalli. All’iniziativa ha contribuito anche la Società Italiana di Contraccezione (SIC).

“Una due giorni importante, con oltre 200 specialisti provenienti da tutto il Paese, in cui sono stati presentati i più recenti aggiornamenti scientifici – ha commentato il professor Luigi Fedele, presidente del Convegno – Si è discusso di diagnosi prenatale, chirurgia ostetrica e ginecologica, con interventi trasmessi in live surgery. E ovviamente di contraccezione. In Italia solo il 16% delle donne utilizza regolarmente la pillola. Esistono ancora troppi luoghi comuni su questo farmaco, nonostante numerosissime ricerche abbiano dimostrato che i benefici sulla salute sono ampi e superano largamente i possibili rischi”.

La formulazione “bio” ha rappresentato il capostipite di una nuova classe di estroprogestinici, con potenzialità del tutto peculiari e vantaggi extra-contraccettivi evidenti, come sottolineato recentemente proprio da un position paper della SIC. “L’85% delle donne che la utilizza prova un piacere maggiore durante il rapporto sessuale. Un recente studio ha inoltre dimostrato che la prima formulazione “naturale”, con estradiolo valerato e dienogest, riduce gli eventuali sintomi di disfunzione sessuale dovuti all’utilizzo precedente di altri anticoncezionali orali – spiega la professoressa Alessandra Graziottin, direttore del centro di ginecologia e sessuologia medica dell’Ospedale San Raffaele Resnati di Milano – Sono stati analizzati diversi valori in 276 donne, come i livelli di distress e della salute vaginale, e tutti sono risultati nettamente migliorati. Klaira in più diminuisce dell’80% i flussi mestruali abbondanti e per questo è il primo ed unico anticoncezionale che ha ottenuto dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) il riconoscimento per il loro trattamento. È quindi una vera amica della sessualità femminile e costituisce un’interessante opzione per tutte le età riproduttive. Il beneficio per la vita sessuale riconosce almeno tre fattori: l’equilibrio ormonale regalato da una pillola che utilizza estrogeni bioidentici a livelli stabili nel sangue, aumentando il senso di benessere; la riduzione dei giorni senza ormoni (Hormone Free Interval, HFI, solo 2), che diminuisce i sintomi infiammatori e il dolore, incrementando l’energia vitale; un ciclo più corto e meno intenso, con miglioramento di anemia e livelli di ferro. Questo aumenta la dopamina, neurotrasmettitore amico dell’energia vitale, del desiderio e della voglia di fare e di amare”.

Sono proprio la variabilità del dosaggio e la combinazione con il dienogest ad aver permesso a Klaira di riuscire dove tutti i precedenti tentativi avevano fallito – afferma il professor Vincenzo De Leo, ginecologo all’Università di Siena – Fino ad oggi utilizzare l’estradiolo, l’ormone che il corpo riconosce come proprio, era risultato impossibile poiché non assicurava un sufficiente controllo del ciclo. Il 79,4% delle donne arruolate in uno studio di confronto si è dichiarato soddisfatto di questo contraccettivo e l’aderenza al trattamento è risultata del 97,1%. E, più accurata è la personalizzazione, maggiore sarà la soddisfazione fisica ed emotiva. Inoltre Klaira, come dimostrato da una nostra recente pubblicazione scientifica internazionale, non provoca alterazioni metaboliche e può essere assunta da tutte le donne in età riproduttiva, dall’adolescenza alla perimenopausa”.