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I vantaggi dell’aderenza alla terapia nelle patologie croniche

Nei Paesi occidentali l’aderenza al trattamento farmacologico, tra i pazienti affetti da patologie croniche, non arriva al 50%, con serie conseguenze di tipo clinico, psicosociale ed economico. La mancata compliance, infatti, è responsabile di notevoli sprechi di risorse per il Sistema Sanitario Nazionale, collocandosi come uno dei principali elementi di “spesa inappropriata”. Il futuro del Sistema Salute in Italia, caratterizzato dall’invecchiamento della popolazione, dall’aumento della cronicità e dalla diminuzione delle risorse disponibili, risulta, quindi, strettamente influenzato dall’aderenza alle terapie prescritte.
Tutti gli attori del settore, nessuno escluso, dai medici di medicina generale, agli specialisti, agli infermieri, ai farmacisti, ai caregiver, fino allo stesso paziente, devono essere coinvolti e consapevoli dell’importanza di instaurare una relazione terapeutica incentrata sul dialogo e sulla continuità assistenziale.
Risulta fondamentale, infatti, motivare i pazienti, coinvolgendoli nel processo terapeutico e nel monitoraggio degli effetti positivi e negativi del trattamento, trasmettendo loro un concetto non sempre riconosciuto ma molto importante, come il “valore del farmaco”.
Da qui nasce il progetto che ha dato vita al “Manifesto per l’aderenza alla terapia farmacologica sul territorio italiano”, che ha visto il contributo attivo di alcuni protagonisti del sistema sanitario nel promuovere l’aderenza terapeutica, attraverso l’adozione di politiche, modelli e comportamenti virtuosi. Il Manifesto si propone come il “nuovo paradigma per la sostenibilità delle scelte cliniche”, in grado di ottimizzare le risorse economiche e favorire i trattamenti innovativi.