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Greenlight: in sala operatoria la spending review e` della parte del paziente

Una concreta risposta alla spending review, che tra i suoi effetti principali ha quello di ridurre drasticamente i posti letto negli ospedali  italiani arriva dalle innovative tecniche di chirurgia mininvasiva che si effettuano in day hospital in grado di offrire numerosi vantaggi per il paziente e di risparmiare tempo e denaro pubblico.  Tra queste Greenlight, giunta dagli States e già in uso  anche nel nostro Paese, che si avvale di un nuovo laser “a raggio verde” per risolvere definitivamente in un giorno e in anestesia locale  (spinale) l’ipertrofia prostatica benigna – l’ingrossamento della prostata  – (IPB ) , un disturbo che colpisce circa l’ 80 % degli italiani over 50.

UNA NUVOLA DI VAPORE “La metodica”,spiega il professor Andrea Tubaro, Professore Associato di Urologia all’ Università La Sapienza di Roma  e Direttore dll’ Unità Operativa di Urologia all’ Ospedale Sant’ Andrea, Roma, “sfrutta l’azione di  un potente laser al triborato di litio (un cristallo in grado di emettere una luce con una particolare lunghezza d’onda  altamente assorbita  dai tessuti), che  vaporizza selettivamente milimmetro per millimetro solo l’eccesso di tessuto prostatico, trasformandolo in tante bollicine di vapore.  Rispetto agli interventi del passato,salvaguardia la potenza sessuale, la fertilità, la continenza urinaria e affronta con efficacia l’ emergenza prostata in Italia dove  l’IPB e’ in continuo aumento a causa del progressivo invecchiamento della popolazione maschile”. 

E’ L’UNICA TECNICA LASER CHE AMMETTE ANTICOAGULANTI E PACEMAKER “Greenlight laser ” aggiunge  il professor Bruno Frea, Professore Ordinario di Urologia Università di Udine e Direttore dell’ Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine, “grazie alle sue caratteristiche induce una coagulazione immediata dell’area trattata che consente di intervenire in tutta sicurezza anche su  pazienti ad alto rischio come quelli affetti da malattie cardiovascolari e della coagulazione in cura con farmaci anticoagulanti, che ora possono essere operati  senza più sospendere  la terapia come si impone sempre  per un intervento chirurgico . Non solo, Greenlight è indicato anche per pazienti con pacemaker, in quanto non richiede impiego di energia elettrica”.

LA PAROLA AI NUMERI “I suoi vantaggi dal punto di vista della spending review”,dice il professor Giovanni Ferrari ,Professore a contratto  di Urologia, Università di Modena e Primario di Urologia e Andrologia , Hesperia Hospital Modena “sono dimostrati dai numeri. Ogni anno in Italia vengono effettuati oltre 40mila interventi, 15mila dei quali con tecniche invasive con un ricovero di 3-5 giorni, con un’occupazione di letti di 52mila giorni.  Con Greenlight effettuata in one day surgery con sosta solo notturna, l'”occupazione” cala a 13mila , con un risparmio di 39mila giornate-letto. Riduzione dei tempi in lista di attesa, che secondo recenti dati di Cittadinanzattiva ( rapporto Pit Salute 2011) sono di oltre 8 mesi, riduzione dei tempi di convalescenza e minore stress per il paziente” . La nuova tecnica laser impiegata con successo su più di 500mila pazienti nel mondo di cui alcune migliaia in Italia è disponibile, a totale carico del SSN,  in  vari ospedali della Penisola.

IN UN GIORNO LA VITA MIGLIORA  “L’ipertrofia prostatica benigna –   l’ingrossamento della prostata –  dice il professor Frea, “è la malattia più diffusa negli uomini  incrementata sempre di piu  dall’invecchiamento tanto che in Italia si pone ai primi posti per diagnosi effettuate ogni anno, seconda all’ipertensione arteriosa. L’IPB incide pesantemente sulla qualità di vita con  sintomi che comprendono  disturbi  alle vie urinarie (dalla difficoltà a urinare , urgenza e frequenza anche notturna e nei casi più seri alla completa ritenzione urinaria che richiede il ricorso al catetere per lo svuotamento della vescica),disfunzioni sessuali, impotenza e problemi di eiaculazione”.  “Greenlight “spiega il professor Giovanni Ferrari, “si effettua per via endoscopica in one day surgery con anestesia spinale o locoregionale  a volte  associata a  una leggera sedazione: la fibra laser,  introdotta dal pene  nell’uretra attraverso un sottile  cistoscopio, vaporizza millimetro per millimetro con estrema precisione l’area interessata senza alcun sanguinamento. La maggior parte dei pazienti  torna a casa dopo una notte di ricovero  e riprende le normali attività nel giro di una settimana” .

GREEELIGHT vs TURP: IL CONFRONTO E’ VINCENTE  “Rispetto alla TURP  (Trans Urethral Resection of Prostate)”, resezione endoscopica transuretrale della prostata” precisa il professor Tubaro, “l’intervento  chirurgico  più impiegato negli ultimi 50 anni, recenti studi internazionali e multicentrici dimostrano che la nuova tecnica ottiene gli stessi risultati della resezione transuretrale ma con modestissimi rischi e   complicanze intra e post operatorie , immediata e duratura risoluzioni dei sintomi e  breve ricorso al  catetere – solo qualche ora  – che si applica sempre dopo gli interventi chirurgici alle vie urinarie per facilitare lo svuotamento della vescica”. “Nella TURP” , evidenzia  il professor Frea, “la prostata malata viene asportata  frammentandola, attraverso uno speciale strumento endoscopico – resettore –  inserito nell’ uretra. Sono presenti però disturbi post operatori come problemi erettivi nel 2-3% dei casi , eiaculazione retrograda (emissione di sperma “al contrario”, e cioè verso la vescica anziché all’esterno) nel 70-80%, infezione urinaria nel 5-10%, significativo sanguinamento nel 13% ,  trasfusione  nel 2-5%, incontinenza urinaria  1-5%. Con Greenlight  si sono riscontrate complicanze solo nel 12% dei pazienti: disturbi minzionali di tipo irritativo di durata limitata  nel 10% , ematuria tardiva nel 3%, stenosi del collo vescicale nel 1,5 % , eiaculazione retrograda solo nel 26% dei casi. A due anni dall’intervento il  95% dei pazienti si dichiara molto soddisfatto con la completa risoluzione  dei sintomi,  ripresa immediata della minzione e netto miglioramento delle disfunzioni sessuali”. 

IL SESSO E’ SALVO …E ANCHE LA COPPIA  “Greenlight laser”, evidenzia il professor Ferrari,  “tutela la potenza sessuale:  nessun paziente ha sviluppato impotenza – il laser non causa infatti  danni  ai  nervi  deputati  all’ erezione   posti  a ridosso  della prostata  ,  preserva   la   fertilità   riducendo l’ eiaculazione retrograda , non causa   incontinenza urinaria e soprattutto evita recidive con la necessità di  un secondo intervento   a conferma che la metodica offre una reale e definitiva soluzione per l’IPB”.  “Il ricorso al  laser nella chirurgia della prostata  ingrossata,”  prosegue il professor Tubaro,  “è già un’arma ben consolidata e in continua evoluzione tecnica Greenlight XPS  laser semplifica l’intervento:  rimuove il tessuto vaporizzandolo ed evita il ricorso – come invece avviene  nella resezione con  i laser ad olmio e al tullio  –  alla frantumazione –  con  un morcellatore (un vero e proprio frullatore endoscopico) delle aree trattate per  poterle estrarre  dal canale uretrale con possibili rischi correlaticome ad esempio lesioni alla vescica”

IN ITALIA COME NEGLI USA “In USA e in Inghilterra”, conclude il professor Tubaro, “Greenlight, grazie all’ assenza di sanguinamento e alla rimozione del catetere dopo poche ore dall’intervento, si esegue in regime di day surgery e cioè ambulatorialmente  e il paziente può essere dimesso nello stesso giorno. In Italia l’obiettivo è di effettuare con Greeenlight  il 60- 70% della chirurgia per l’IPB  con intervento e dimissioni in giornata”. Nel nostro Paese i  centri che utilizzano questa tenica laser sono al momento 15 con una casistica di oltre 1.000 interventi.