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Insonnia negli anziani: quali sono le cause?

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L’insonnia negli anziani è un problema comune che può avere un impatto significativo sulla salute e qualità di vita. In questo articolo, esamineremo da vicino le cause dell’insonnia anziani e forniremo suggerimenti su cosa fare se un anziano non riesce a dormire. Scopriremo anche come la demenza può influenzare l’insonnia, le malattie associate all’insonnia senile e quanto dovrebbe durare il sonno per gli anziani tra gli 80 e i 90 anni.

Che cos’è l’insonnia?

L’insonnia è una condizione caratterizzata da difficoltà a dormire o a mantenere il sonno durante la notte. Negli anziani, questa problematica è più comune di quanto si possa pensare. La mancanza di sonno può portare a problemi di salute fisica e mentale, tra cui depressione, ansia, diminuzione della funzione cognitiva e rischio di cadute. Pertanto, è fondamentale comprendere le cause sottostanti dell’insonnia negli anziani per affrontarle adeguatamente.

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Creare un ambiente confortevole: il primo passo per combattere l’insonnia negli anziani

Cosa fare se un anziano non dorme?

Se ti trovi a fronteggiare il problema dell’insonnia in un anziano, è importante prendere delle misure per migliorare la sua qualità del sonno. Ecco alcuni suggerimenti:

  • Stabilire una routine: mantenere un orario regolare per andare a letto e svegliarsi può aiutare a sincronizzare il ritmo circadiano.
  • Creare un ambiente confortevole: assicurati che la stanza sia buia, silenziosa e a una temperatura piacevole.
  • Limitare la caffeina e l’alcol: riduci il consumo di caffeina e alcolici, soprattutto nelle ore serali.
  • Promuovere l’attività fisica: gli anziani dovrebbero essere incoraggiati a fare regolarmente esercizio fisico, ma evitare sforzi intensi nelle ore vicine al riposo.

Tuttavia, prima di prendere qualsiasi misura, è essenziale comprendere le cause sottostanti dell’insonnia nell’anziano rivolgendosi a uno specialista.

Insonnia anziani cause?

Le cause dell’insonnia negli anziani possono essere molteplici e complesse. Ecco alcune delle principali cause:

  • Cambiamenti nel sonno legati all’età: con l’avanzare dell’età, è normale sperimentare cambiamenti nei pattern di sonno. Gli anziani tendono a dormire meno e a svegliarsi più spesso durante la notte.
  • Problemi di salute fisica: condizioni mediche come dolore cronico, artrite, disturbi respiratori del sonno e disturbi gastrointestinali possono influenzare il sonno.
  • Farmaci: alcuni farmaci comuni prescritti agli anziani possono causare insonnia come effetto collaterale.
  • Disturbi psicologici: l’ansia, la depressione e lo stress possono contribuire all’insonnia negli anziani.
  • Disordini del sonno: condizioni come apnea del sonno, sindrome delle gambe senza riposo e narcolessia possono disturbare il sonno negli anziani.

Riconoscere la causa specifica dell’insonnia è fondamentale per sviluppare un piano di trattamento mirato.

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Insonnia anziani: consultare un medico del sonno è la soluzione per un riposo migliore

Insonnia anziani con demenza

L’insonnia è particolarmente comune tra gli anziani con demenza. Questa condizione neurodegenerativa, che comprende il morbo di Alzheimer e la malattia di Parkinson, può portare a disturbi del sonno significativi. Le persone con demenza possono sperimentare confusione riguardo all’orario e ai ritmi circadiani alterati, il che rende il sonno notturno frammentato. Inoltre, i farmaci utilizzati per trattare la demenza possono avere effetti collaterali che influenzano il sonno.

Il trattamento dell’insonnia negli anziani con demenza richiede un approccio specifico, spesso coinvolgendo sia misure non farmacologiche, come la terapia comportamentale, che farmaci appropriati.

Quali malattie portano insonnia senile?

L’insonnia negli anziani può essere associata a diverse malattie. Alcune delle malattie comuni che possono portare a insonnia includono:

  • Malattie cardiache: l’insufficienza cardiaca congestizia e altre condizioni cardiovascolari possono causare dispnea notturna e insonnia.
  • Diabete: gli squilibri nei livelli di zucchero nel sangue possono influenzare negativamente il sonno.
  • Malattie polmonari: condizioni come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (bpco) possono causare difficoltà respiratorie notturne.
  • Malattie neurologiche: patologie come il morbo di parkinson o l’ictus possono influenzare il sonno a causa dei cambiamenti nel controllo motorio e dei ritmi circadiani.

Affrontare queste malattie in modo adeguato può contribuire al miglioramento del sonno negli anziani.

Quante ore deve dormire un anziano tra gli 80 e i 90 anni?

La quantità di sonno necessaria varia da persona a persona, ma ci sono alcune linee guida generali. Gli anziani tra gli 80 e i 90 anni dovrebbero mirare a dormire mediamente tra le 6 e 8 ore a notte. Tuttavia, è importante considerare le esigenze individuali. Alcuni anziani possono avere bisogno di meno ore di sonno, mentre altri potrebbero averne bisogno di più.

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Insonnia anziani: talvolta il curante può suggerire l’assunzione di farmaci per migliorare la qualità del sonno

A chi rivolgersi se si soffre di insonnia?

Se si soffre di insonnia, è importante rivolgersi a professionisti del settore sanitario per ottenere la giusta assistenza e il supporto necessario. Ecco a chi è possibile rivolgersi per affrontare l’insonnia:

  1. Medico di famiglia: il primo passo dovrebbe essere consultare il medico di famiglia o il medico di base. Questo professionista può valutare la tua situazione, raccogliere informazioni sulla tua storia medica, e suggerire misure iniziali per affrontare l’insonnia. Possono anche escludere cause fisiche sottostanti che potrebbero contribuire all’insonnia.
  2. Specialista in medicina del sonno: se l’insonnia persiste e diventa un problema cronico, potresti essere indirizzato a un medico specializzato in medicina del sonno. Questi specialisti sono esperti nel trattamento dei disturbi del sonno e possono condurre esami diagnostici, come la polisonnografia (un test del sonno notturno), per identificare cause specifiche dell’insonnia e sviluppare piani di trattamento mirati.
  3. Psicologo o psichiatra: se l’insonnia è causata da problemi di natura psicologica, come l’ansia o la depressione, potrebbe essere utile consultare uno psicologo o uno psichiatra. Questi professionisti possono fornire terapie e trattamenti specifici per gestire i disturbi mentali sottostanti che contribuiscono all’insonnia.
  4. Terapista del comportamento cognitivo: la terapia cognitivo-comportamentale per l’insonnia (cbt-i) è un approccio terapeutico efficace per gestire l’insonnia. Un terapista specializzato in cbt-i può aiutarti a identificare i comportamenti e i pensieri che contribuiscono all’insonnia e insegnarti strategie per migliorare il sonno.
  5. Farmacista: in alcuni casi, potrebbe essere necessario un trattamento farmacologico a breve termine per gestire l’insonnia. Il farmacista può consigliarti su farmaci da banco o su prescrizione raccomandati dal medico.
  6. Nutrizionista e fisioterapista: per alcune persone, l’insonnia può essere collegata a problemi di alimentazione o a un deterioramento fisico. Un nutrizionista può aiutarti a creare una dieta che promuova il sonno, mentre un fisioterapista può sviluppare un programma di esercizio adatto alle tue esigenze.
  7. Supporto psicologico e gruppi di sostegno: partecipare a gruppi di sostegno o ricevere supporto psicologico da professionisti o da altre persone che condividono la tua esperienza con l’insonnia può essere utile per affrontare il problema emotivo e trovare strategie per migliorare il sonno.

In generale, la scelta di chi consultare dipende dalla gravità dell’insonnia e dalle cause sottostanti. È importante comunicare apertamente con il medico e seguire il percorso di trattamento consigliato per affrontare efficacemente l’insonnia e migliorare la qualità del sonno.

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