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Genitori ai nostri giorni: lasciarsi trasformare dai figli

Un figlio cambia la vita dei genitori fin da quando viene concepito

6a0147e133f54a970b016766f160de970bLa scelta di mettere al mondo un figlio ci trasforma dal profondo: bisogna essere pronti a rinunciare alle proprie sicurezze e a cambiare i punti di vista. Le coppie di oggi sono pronte a tutto questo?  E la società è pronta a lasciarsi trasformare dai figli, evitando di giudicare un giovane col piercing e pantaloni larghi ma accogliendolo per la sua bellezza? Se ne parlerà il 6 e il 7 giugno a Siracusa durante il convegno organizzato dall’Istituto di Gestalt HCC Italy. Un figlio cambia la vita dei genitori fin da quando viene concepito. Ma il pensiero di mettere al mondo un bambino oggi è considerato un rischio: come ci si può sentire genitori senza un lavoro e senza un ruolo operativo nella società? Se essere genitori significa anche donare, che cosa si può donare oggi se molte famiglie non hanno il minimo per vivere?

Sono le domande alle quali numerosi esperti cercheranno di rispondere durante il convegno “Lasciarsi trasformare dai figli. La genitorialità nella società contemporanea”, che si terrà a Siracusa, il 6 e 7 giugno all’Hotel Des Etranges. 

Due giorni per riflettere su come i figli ci trasformano dal profondo. Un bambino significa notti insonni e dedizione totale a lui, vaccini, pappe e passeggiate: siamo pronti a tutto questo? Sì, se la relazione di coppia è solida – spiega Margherita Spagnuolo Lobb, psicoterapeuta e direttore dell’Istituto di Gestalt HCC Italy, organizzatore dell’evento -. Ma in una società in cui il rapporto uomo-donna sembra sempre più instabile, l’idea di avere un figlio può rivelarsi o un incubo che fa scoppiare una coppia già in crisi, o una idealizzazione che fa pensare alla possibilità di dare qualcosa a qualcuno (se il mio partner non capisce il mio amore forse un figlio lo capirà)”.

Non solo. Un figlio ci pone di fronte a delle situazioni alle quali bisogna arrivare preparati. “Se un bambino di 5 anni ci chiede il coraggio di rispondere a domande sulla morte o su Dio perché ha bisogno di fare chiarezza sui grandi misteri della vita, un adolescente ci chiederà di aiutalo a entrare nella società con i suoi valori e la sua visione del mondo. Siamo pronti a questo?” continua la dottoressa Spagnuolo Lobb.

Ma come possono i genitori lasciarsi trasformare da un figlio? “Innanzitutto cambiando le proprie idee e le proprie sicurezze e, quindi, evitando di rimanere fermi sulle proprie posizioni” continua la psicoterapeuta. “Pensate a un adolescente con tanto di piercing e pantaloni larghi portati a vita bassa. La reazione istintiva di una mamma e di un papà sarebbe quella di giudicare il ragazzo per il suo modo goffo di apparire. La funzione trasformativa entra in atto nel momento in cui il genitore vede la bellezza del figlio: quel modo goffo di apparire è, in realtà, il tentativo del giovane di accostarsi alla società e di tendere verso il futuro.  È quello che viene definito atteggiamento estetico verso i figli: lasciare le proprie sicurezze per vedere ciò che di bello i figli hanno da proporre ai genitori e alla società”. 

I figli, dunque, ci trasformano dal profondo, e la nostra capacità di lasciarci trasformare dalla loro bellezza, dal loro modo nuovo di essere nel mondo, è una sfida non solo personale e di coppia, ma anche sociale.  Una società sana e flessibile è una società  che si lascia trasformare dai giovani e dai piccoli perché rappresentano il futuro e il cambiamento. Nessuna società, infatti, può sopravvivere se non dà sostegno ai figli, e oggi occorre riflettere tutti, come cittadini, sulla genitorialità come funzione trasformativa del nostro vivere sociale”.

Al convegno parteciperanno, tra gli altri, Umberto Galimberti, filosofo e psicoterapeuta, esperto sulla condizione dei figli nella nostra società, e l’attrice Paola Gassman, che interverrà sul rapporto genitori-figli al tempo delle tragedie greche, creando così un ponte tra tempi classici e moderni.