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Endometriosi: colpisce le giovani donne e causa inferilità

pobraneUn ambulatorio e un team multispecialistico per la diagnosi precoce e la cura dell’endometriosi, una malattia poco conosciuta che nel trenta addirittura cinquanta per cento delle donne che ne sono colpite causa infertilità. Si tratta, infatti, di una patologia (la porzione che riveste la cavità dell’utero, l’endometrio, cresce in modo anomalo al di fuori dell’utero dove non dovrebbe) che progressivamente “invade” altri organi: non solo quelli riproduttivi, ostacolando la fecondazione, ma anche quelli vicini ad utero ed ovaie (come la vescica e l’intestino). Nei casi più gravi, ma fortunatamente molto rari, può raggiungere anche i polmoni.

La malattia ha la sua massima incidenza quando le donne sono in età feconda, tra i 29 e 40 anni, e sembra che sia siano più predisposte coloro che non hanno avuto gravidanze e parti, prima dei 30 anni. Determina limitazioni della vita sessuale (71%), dell’attività lavorativa (66%) e domestica (79%) delle donne che ne sono affette.  

 Spesso questa malattia viene diagnosticata con un ritardo significativo, statisticamente pari a 7 anni.

  Ed è quello che non deve più accadere più, soprattutto nelle giovani pazienti in età fertile e desiderose di avere dei figli – precisa il professor Pasquale Florio (nella foto), direttore dell’area ginecologica della AUSL3 – per loro abbiamo aperto un ambulatorio specifico, dove possono essere visitate e fare tutte le indagini diagnostiche necessarie, e ricevere successivamente il trattamento terapeutico personalizzato più adeguato”.

 Il nuovo ambulatorio a carattere aziendale, è stato aperto all’ospedale San Jacopo dallo scorso gennaio; una volta avute tutte le informazioni sulla patologia, con la visita e gli esami, vengono attivati – quando ritenuto necessario – altri specialisti: il chirurgo, l’urologo, il gastroenterologo, il radiologo, lo psicologo e anche l’anestesista per “curare” il dolore pelvico cronico.

 “L’endometriosi è una patologia che, nella maggior parte dei casi, – spiega ancora il medico – interessa le giovani donne per cui spesso i sintomi, come le mestruazioni dolorose, sono sottovalutati e vengono intraprese decisioni cliniche che possono compromettere, anche irreversibilmente, il loro futuro di madri. Sono quindi necessarie diagnosi corrette e tempestive e la terapia chirurgica con l’intervento in laparoscopia dovrebbe essere considerato il trattamento di scelta per ottenere i migliori risultati. La possibilità di usufruire all’ospedale S. Jacopo di eccellenze in campo medico e chirurgico mi ha fortemente motivato a costruire un percorso – non sempre presente in altre realtà regionali – multidisciplinare specificamente dedicato alla malattia”.

 L’intervento chirurgico ginecologico spesso può richiedere l’intervento di altri specialisti in quanto la malattia interessa altri organi pelvici. Questo tipo di strategia “multidisciplinare” è di fondamentale importanza, perchè pur avvalendosi delle tecniche laparoscopiche più avanzate, è solo la messa in campo delle competenze specifiche che consente la eradicazione delle malattia e la riduzione delle complicanze, e anche assicura efficacia terapeutica e minore possibilità di recidive. (nella foto il professor Pasquale Florio)