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E’ arrivata l`estate: come prevenire fratture, distorsioni e mal di schiena improvvisi alla ripresa dell`attivita` sportiva

In sella alla bici, in un sentiero in quota o in occasione di una corsa alcuni semplici consigli dallo specialista fisiatra dell’IRCCS Fondazione Maugeri di Lissone per affrontare con gradualità gli sport all’aria aperta. L’estate è arrivata e impellente si sente il bisogno di liberare il corpo da rigidità, posture scorrette e chili di troppo frutto di un inverno lungo e di una primavera decisamente sottotono. E spesso questo bisogno si traduce in attività sportive improvvisate e inadeguate che possono rovinarci una vacanza o un week-end se incorriamo in distorsioni, contratture pesanti o addirittura fratture, inconvenienti che possono essere prevenuti seguendo pochi e precisi consigli.

 “Va innanzitutto detto che l’esercizio interessa non solo la sfera della salute ma anche quella del benessere più generale della persona – afferma il dr. Marco Monticone Responsabile dell’Unità di Riabilitazione Neuromotoria specialistica dell’Istituto Scientifico di Lissone (MB) dell’IRCCS Fondazione Maugeri – . L’attività fisica, infatti, permette di mantenere attivo il corpo e di controllare il peso, stimola la circolazione e la respirazione, favorendo l’ossigenazione, contribuisce a prevenire patologie degenerative come l’osteoporosi e a preservare un buon tono muscolare. Ma è anche utile per mantenere alto il tono dell’umore, considerata l’incidenza positiva sui fattori che determinano stress, ansia e depressione. Partendo da questi presupposti, se è preferibile una pratica costante durante i 12 mesi, va vista positivamente  anche la ripresa dell’attività, purché si seguano pochi e semplici consigli, primo su tutti la gradualità nel riallenamento per evitare di incorrere in microtraumi delle strutture muscolari, sempre in agguato”.

 Nel caso delle tre discipline maggiormente allenanti e sicuramente più praticate in estate ovvero nuoto, bici e corsa, va detto che, grazie alla forte componente aerobica, permettono di migliorare la resistenza e la durata dello sforzo, ma ciascuna di esse richiede attenzioni mirate.  “Nel caso della corsa – prosegue il dottor Monticone – i traumi più frequenti sono rappresentati da cadute, causa di distorsioni o fratture. Va però considerato che la corsa non è uno sport completo, interessando solo la parte inferiore del corpo e richiede quindi esercizi integrativi alla parte superiore. Se passiamo al nuoto, unico sport che coinvolge tutto il nostro corpo, la possibilità di traumi è sicuramente meno frequente grazie all’attività in acqua, ma anche quiè necessario fare attenzione al movimento eseguito ripetutamente che, qualora non corretto, può essere causa di mal di schiena improvvisi. Ma reduci dal recente Giro d’Italia, spesso ci sentiamo tutti un po’ maglie rosa sfidando in sella alla nostra bici temperature africane e pendenze e terreni che richiederebbero invece allenamento costante, attrezzature adeguate e prudenza. Qui il rischio, si concentra sulla probabilità di cadute, decisamente più frequenti e con conseguenze più gravi rispetto ad altre discipline soprattutto in assenza di caschetto”.

 Fare attenzione poi ad alcuni campanelli d’allarme come un dolore lombare ricorrente che si manifesta soltanto alla ripresa dell’attività dopo mesi di sedentarietà, postura seduta ed eretta prolungata. Su tutto vale il consiglio di non iniziare a praticare uno sport, anche se a livello non agonistico, senza una visita di controllo presso il medico curante e, se necessario, pochi esami di routine.

 “Se poi è fondamentale riprendere l’allenamento scegliendo l’attività in base alle proprie abilità motorie innate e alle proprie preferenze – conclude il Dr. Monticone –  è anche vero che devono avere un’attenzione particolare i soggetti portatori di patologie particolari (lombalgia cronica, deformità vertebrali o dell’apparato locomotore, patologie cardiache o respiratorie, obesità), per i quali la scelta dello sport, seppur stagionale, deve essere sempre concordata attentamente con lo specialista di riferimento.

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6 REGOLE E SEI IN FORMA

 

1.      Praticare almeno mezz’ora di movimento a bassa intensità al giorno e dare al movimento le caratteristiche dell’allenamento, suddividendolo in una fase aerobica, in una di potenziamento e tonificazione muscolare, fino al defaticamento;

2.      aumentare l’intensità gradualmente per abituare il corpo ad uno sforzo maggiore, ma senza eccedere i propri limiti;

3.      indossare sempre l’abbigliamento idoneo

4.      fare sport all’aperto scegliendo aree meno inquinate (no al jogging lungo la strada trafficata)

5.      prudenza, per evitare gli infortuni

6.      adeguare l’alimentazione allo sport e se si pratica di mattina, fare una colazione nutriente.