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Depressione post partum: iniziano le conferenze informative

babybluesConoscere per affrontare la Depressione post Partum: la Asl di Olbia scende in campo contro la patologia che colpisce il 2,2% delle donne in stato di gravidanza. Giovedì 19 marzo 2015 la Asl di Olbia ha organizzato la prima conferenza informativa e di psico-educazione rivolte alla cittadinanza, agli operatori sanitari e sociali, alle coppie e a tutta le future mamme, in cui verranno analizzati i sintomi della Depressione che colpisce le donne subito dopo la gravidanza.

Crisi di pianto, disturbi del sonno, perdita d’appetito, assenza d’interesse nei confronti del neonato e nelle attività quotidiane, senso di colpa: sono alcuni dei sintomi che possono manifestarsi dopo il parto. La percentuale di donne che subito dopo la gestazione soffre di una lieve forma di depressione (baby blues) è altissima, colpisce mediamente il 70% delle madri, mentre la Depressione post partum, che per statistiche e caratteristiche cliniche è la più grave complicanza psichica del puerperio, ha un’incidenza del 10-15% sulla popolazione femminile che partorisce.

La Asl di Olbia, attraverso il Consultorio Familiare, ha attivato da quasi due anni un percorso dedicato alle neo mamme: “Ora prenderanno il via le Conferenze informative così da far conoscere il fenomeno al grande pubblico e intercettare tutte le donne a rischio”, spiega Liliana Pascucci, responsabile del Servizio Consultoriale della Asl di Olbia. “Con questo progetto intendiamo sostenere la salute psico-fisica della donna nella gravidanza e nel primo anno di vita del bambino, attraverso l’accompagnamento psicologico alla nascita, l’individuazione precoce degli indicatori di rischio per l’esordio di una depressione post-partum, il sostegno alla relazione madre-bambino”.

 “Le donne, spesso, nei mesi successivi alla nascita del suo bambino, si sente depressa; questi suoi sentimenti vengono spesso sottovalutati e considerati normali, legati allo stress associato al doversi prendere cura di un neonato. La maggior parte delle madri riesce a superare questo momento con risultati più o meno buoni, mentre una parte non riesce a reagire, arrivando a registrate difficoltà nel lungo termine, con gravi conseguenze sia per la sua salute, che per quella del bambino e dei suoi familiari”, spiega la psicologa Carmen Ghiani, referente per la Asl di Olbia dello sportello depressione post partum. “Di solito si tratta di quadri sintomatici a base ansioso-depressiva che possono spaziare dalle forme lievi del baby blues (che colpisce il 70% delle donne nei giorni immediatamente successivi al parto e si risolve mediamente entro le prime due settimane dalla nascita), a quelle più importanti della depressione post-partum, con esordio tipico entro le sei settimane dopo il parto, che comprendono umore depresso e anedonia (incapacità del paziente a trovare piacere), accompagnata da perdita o aumento di peso, insonnia o ipersonnia, agitazione o rallentamento psicomotorio, incapacità di concentrazione, sentimenti di colpa, pensieri suicidari. Sino ad arrivare alla psicosi puerperale, che registra  un’incidenza bassa, tra 0,1 e lo 0,2%, e la cui conseguenza più grave è l’alto rischio di suicidio e infanticidio”.

 Una recente ricerca dall’Istituto Superiore di Sanità ha confermato come nelle donne che seguono percorsi di prevenzione e promozione del benessere psicologico durante la gravidanza, l’incidenza del disturbo depressivo diminuisce in maniera significativa attestandosi attorno al 7%: in queste donne, la conoscenza del fenomeno, consente di superare le eventuali aspettative irrealistiche della maternità, di migliorare l’autostima, di sviluppare le abilità di “coping” (l’insieme delle strategie cognitivo-comportamentali a disposizione della persona per far fronte, gestire, ridurre,combattere, le avversità ), “andando quindi a ridurre i sintomi della depressione post-natale e facilitare l’uso e lo sviluppo delle reti relazionali e sociali esistenti”, aggiunge la Ghiani.

 La Asl di Olbia, attraverso il Consultorio Familiare, ha attivato dal 2013, uno sportello di consulenza psicologica per la prevenzione e la cura della Depressione post partum, nell’ambito del quale le future mamme possono, fin dalla gravidanza, effettuare uno screening per l’individuazione precoce del rischio depressivo, frequentare incontri di informazione e di psico-educazione, apprendere strategie per il miglioramento del proprio benessere psicologico ed essere seguite nel puerperio con supporti psicologici brevi.

In questi due anni sono state circa 260 le donne e 110 le coppie che si sono rivolte allo sportello e che hanno seguito gli incontri informativi sulla Depressione post-partum e di promozione per il benessere psicologico nella gravidanza e nel puerperio.

Ora, per estendere la conoscenza sul fenomeno e sugli strumenti in mano alle donne per fronteggiare questo periodo, prendono il via le conferenze informative, dal titolo “La Depressione post partum, come riconoscerla e sconfiggerla”: la prima è in programma giovedì 19 marzo 2015, alle ore 16 nell’aula magna, al secondo piano, dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia.

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