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Coronaropatie: una proteina aumenta il rischio di morte

pobrane (1)Nei pazienti affetti da coronaropatie elevati valori di Galectina-3, una proteina coinvolta nella genesi del danno cardiovascolare indotto dall’aldosterone, raddoppiano del rischio di morire improvvisamente o per infarto.

Questo nuova scoperta emerge da un studio di ricercatori padovani pubblicato in questi giorni sulla prestigiosa rivista dell’American Heart Association « Arteriosclerosis, Thrombosis and Vascular Biology» del dott. Giuseppe Maiolino e dal gruppo del Dottorato Internazionale Ipertensione arteriosa e Biologia vascolare guidato dal prof. Gian Paolo Rossi del Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova, in collaborazione con la Cardiologia dell’Ospedale di Cittadella.

 «La ricerca – spiega il prof. Rossi – ha coinvolto circa mille pazienti sottoposti a coronografia che sono poi stati seguiti nel tempo, in media per oltre sette anni. S’è visto che coloro che avevano alti valori di Galectina-3 nel  sangue prelevati al momento dell’esame, presentavano negli anni seguenti un rischio assai maggiore di morire per un evento cardiaco.

Questa scoperta ci permette di migliorare ulteriormente la strategia per l’identificazione dei pazienti coronaropatici a maggior rischio, permettendoci contestualmente un intervento terapeutico mirato e più aggressivo.»

A seguito di questa ricerca il dosaggio della Galectina 3 è ora correntemente effettuato presso il Laboratorio dell’ dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova diretto dal Prof Mario Plebani, che ha partecipato allo studio.

Questi risultati, ottenuti grazie al supporto economico di Unindustria Treviso e della Foundation for Advanced Research in Cardiovascular Diseases (F.O.R.I.C.A. www.forica.it), pongono nuovamente l’Università di Padova, e in particolare la Clinica dell’Ipertensione Arteriosa recentemente istituita, al Centro della scena nel panorama internazionale della Ricerca Cardiovascolare.