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Carnevale nel Nord dell’Isola: l’appello della Asl di Olbia

Carnevale è un momento molto atteso nel Nord Sardegna, per questo la Asl di Olbia, nell’intento di salvaguardare la salute dei propri assistiti, invita la popolazione a non abbassare la guardia anche durante il periodo festivo.
Viste le passate edizioni e i numerosi casi di “etilismo acuto” registrati nei Pronto Soccorso galluresi in occasione dei festeggiamenti del Carnevale, la Asl di Olbia invita la popolazione di tutte le età a godersi i festeggiamenti, contenendo però l’uso di alcolici ed impedendolo ai minori. Grande attenzione da parte delle amministrazioni comunali, con Tempio e Olbia in prima fila che alla vigilia della “sei giorni” hanno messo in campo delle iniziative volte a sensibilizzare soprattutto i giovani.

Protezione dei più piccoli anche a Carnevale. La regola è: niente alcol ai giovani – E’ noto a tutti il rischio connesso all’uso e all’abuso di sostanze alcoliche”, spiega Salvatore Carai, direttore del Servizio delle Dipendenze della Asl di Olbia. “E’ necessario che tutti si ricordino sempre le normative vigenti in materia di vendita e somministrazione di sostanze alcoliche: è vietato vendere alcolici ai minori di 16 anni, alle persone con disabilità psichiche e a tutti coloro che sono già palesemente in uno stato di ebbrezza alcolica”, spiega il dottor Carai, che all’interno del Ser.D. della Asl di Olbia ha istituito da anni anche un equipe alcologica. “Un appello particolare viene rivolto ai genitori e a tutti coloro che esercitano la potestà genitoriale, affinché vigilino sui propri figli, nell’ottica di una maggiore tutela verso i rischi connessi all’uso e abuso di sostanze alcoliche”, aggiunge.

“In Italia si contano ogni anno circa 35.000 morti legate all’alcool, in Sardegna superano gli 800: numeri elevatissimi che devono necessariamente far riflettere la nostra società e che hanno spinto la nostra Asl ad intraprendere nuove strategie per capire l’universo dei ragazzi e prevenirne l’abuso”.

Sono più di 8 milioni le persone in Italia con adottano dei comportamenti a rischio riguardo al consumo/abuso di alcool: circa il 50% sono over 65, la restante percentuale è composta da giovani ed adolescenti (oltre il 30% nella fascia 18-24; circa il 20% in quella 11-17).

Il fenomeno che crea maggiori preoccupazioni è quello del “binge drinking”, ossia l’assunzione di 5 o più bevande alcoliche in un intervallo di tempo breve. L’alcool diviene in questo modo un mezzo per trasgredire; una sostanza tra l’altro che è facile da recuperare rispetto alle droghe, perché si trova senza problemi a casa e nei negozi; ed è socialmente più accettato rispetto alle droghe.

“Il fenomeno dell’abuso di alcol tra i giovanissime è molto preoccupante; a livello nazionale e anche provinciale il 18-20% dei giovani inizia a bere a 11 anni. L’alcol è quasi sempre la droga d’ingresso all’abuso di sostanza: per questo vogliamo con queste iniziative di prevenzione far capire ai giovani che nell’alcol non troveranno alcuna certezza”, spiega il direttore del Dipartimento di Salute mentale e delle Dipendenze della Asl di Olbia.

Per non guastare la festa – Gli amanti del carnevale possono contribuire ad evitare i problemi causati dall’alcol, seguendo quelli che possono sembrare dei banali consigli.

–          Non farsi trascinare e influenzare dai ritmi del consumo alcolico altrui;

–          Le musiche e l’euforia carnevalesca fanno sudare, conviene però placare la sete ricorrendo alle bevande analcoliche;

–          Chi beve non guidi. Bisognerebbe impedire a chi ha un tasso d’alcolemia troppo elevato di tornare a casa alla guida di un veicolo;

–          Se si bevono grandi quantità di alcolici, si rischia un’intossicazione alcolica: uno dei segnali d’allarme sono: la perdita delle capacità sensoriali, l’eccessiva tristezza o euforia. In caso di dubbio è meglio contattare la centrale del 118 e ricorrere subito alle cure mediche.

Il messaggio della Asl di Olbia, in collaborazione con l’amministrazione comunale tempiese e quella olbiese, verrà trasmessa nei prossimi giorni nelle scuole cittadine:

–          a Tempio Pausania sarà il Gallo Frisgiola a fare opera di sensibilizzazione tra gli studenti; la mascotte del carnevale gallurese nei prossimi giorni visiterà le scuole cittadine invitando i giovani studenti che parteciperanno alla sei giorni di Carnevale ad un divertimento sano.

–          A Olbia gli agenti di Polizia Locale nei prossimi giorni terranno delle iniziative di sensibilizzazione tra gli studenti degli Istituti Superiori della Città, mirate ad alcol, sostanze stupefacenti e guida sicura.

–          Il Ser.D. della Asl 2, in collaborazione con l’Assessorato regionale alla Sanità, ha avviato nelle scuole il Progetto “Alcol e giovani: nuove strategie per capire”, con delle rappresentazioni teatrali sulle problematiche alcol correlate; attività che proseguirà nei prossimi mesi con lezioni di educazione alla salute.

Alcuni numeri

Nel carnevale 2009 sono stati 25 i ragazzi che si sono presentati al pronto soccorso del Paolo Dettori con una diagnosi di etilismo acuto. Nel 2010 invece sono stati 10 i ragazzi che si sono presentati nella struttura tempiese. Lo 2011, nella sola giornata di giovedì grasso, sono state ben 15 le persone, soprattutto giovani, che sono arrivate al Pronto Soccorso di Tempio Pausania in uno stato di alcolismo acuto. Sono state alcune decine i giovanissimi che nel 2012 si sono recati all’ospedale di Olbia con livelli elevati di alcol nel sangue.

“Il carnevale è un periodo di festa, fa parte della nostra tradizione; il divertimento però non lo si trova nell’alcol, ed e’ assurdo che soprattutto dei “bambini” finiscano all’ospedale dopo aver assunto dosi eccessive di alcolici”, spiega il responsabile del Pronto Soccorso del Paolo Dettori di Tempio Pausania, Elio Tamponi. Per questo motivo come Azienda invitiamo la popolazione a divertirsi, senza eccedere nell’uso di alcolici, anche perché un grosso afflusso di persone all’interno del Pronto Soccorso potrebbe comportare difficoltà nell’erogazione del servizio sanitario. Com’è capitato negli anni passati, un intasamento della struttura di Emergenza-Urgenza potrebbe mettere in crisi la struttura e creare grosse difficoltà nell’erogazione del servizio”. Attenzione anche alle basse temperature che, “associato all’alcol aumentano il rischio di ipotermia”, conclude Tamponi.

“E’ giusto tenere a mente che l’alcool è una sostanza tossica per l’organismo e che nei soggetti che non hanno un’assuefazione alla sostanza può determinare un’intossicazione acuta che potrebbe portare anche al coma”, spiega Attilio Bua, direttore del Pronto Soccorso di Olbia. “Carnevale è una festa che deve esser vissuta con responsabilità: quindi invitiamo tutti a divertirsi, ricordandosi che alcol e droghe non possono che rovinare la festa”.