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Bilancio dei botti di capodanno – Ospedale San Giuseppe – Multimedica- Milano

Finiscono le feste e come ogni arrivano i tragici bilanci causati dai botti di capodanno. Coinvolti bambini e giovani, a Milano come in tutta Italia. Dall’Ospedale San Giuseppe di Milano arrivano però notizie confortanti, che vedono in netto miglioramento i tre bambini ricoverati nei giorni scorsi con seri rischi di perdita dell’uso della mano.

Il 3 gennaio scorso infatti, S.I. di 13 anni e di nazionalità rumena aveva raccolto un fuoco d’artificio inesploso in un giardinetto pubblico in zona Famagosta, poi l’improvvisa esplosione e la disperata corsa all’Ospedale San Giuseppe. L’equipe specializzata del Prof. Giorgio Pajardi si attiva immediatamente con un lungo e delicatissimo intervento; è stata effettuata una ricostruzione in urgenza con riduzione delle fratture e copertura della cute.

Stessa sorte capitata a P.F. il bambino di 12 anni, promessa dello slalom italiano, che in vacanza a Bormio giocava tranquillamente con i petardi appena acquistati in un negozio di giocattoli. In poche ore un altro difficile caso da risolvere per il reparto di Chirurgia della Mano di Pajardi, che con due interventi, di tre e sei ore, riattacca il pollice e copre la cute della mano con un trapianto  microchirurgico. I medici si dicono positivi per il suo ritorno sulle piste da sci perché anche se con qualche dita in meno, può comunque avere una mano abbastanza forte da garantirgli l’attività sportiva.

Stessa dinamica e stesso tipo di scoppio anche per terzo bambino,  O. S. di 12 anni, arrivato in ospedale con forte trauma alla mano destra e con secondo e terzo dito amputati dalla violenza dell’esplosione. Anche in questo caso i medici del reparto di Chirurgia della Mano del San Giuseppe sono riusciti a salvare il primo metacarpo e ricostruire  il quarto e il quinto con un  lungo intervento durato circa quattro ore.

I medici sono positivi e ottimisti per la ripresa dei tre piccoli pazienti ancora ricoverati all’Ospedale San Giuseppe.