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Apnea notturna: patologia che costa fino a tre miliardi di euro all’anno

Spesso la sindrome non è diagnosticata e quindi non curata e i malati consumano più del doppio delle risorse sanitarie dei pazienti sani

Le apnee notturne sono una patologia per la quale il Sistema Sanitario Nazionale spende fino a tre miliardi di euro annui.

Spesso, purtroppo, non viene diagnosticata e col tempo può essere responsabile  di problemi cardiovascolari, scompensi cardiaci, ipertensione. Proprio questa assenza di una diagnosi tempestiva è causa di costi maggiori per le risorse sanitarie.

Secondo un indagine svolta in un arco di 10 anni si è visto che i malati affetti da tale sindrome, non diagnosticata e quindi non curata, consumano più del doppio delle risorse sanitarie rispetto ai pazienti sani.Una volta iniziata la cura – dicono i medici – i costi rientrano nella norma”.

In Italia i pazienti in cui l’apnea notturna non è diagnosticata sono circa 1.582.000.  Le spese per tutti i pazienti affetti da tale disturbo oscillano da 1,5 fino a tre miliardi. Di questi, secondo una stima effettuata dai ricercatori del CREMS (Centro di Ricerca di Economia e Management della Sanità) 840 milioni circa vengono spesi per gli incidenti stradali dovuti alla patologia stessa.

Attraverso un’adeguata diagnosi e le opportune cure – hanno concluso i ricercatori – si potrebbe arrivare a risparmiare fino a 2,8 miliardi di euro annui”.