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Anatomia in 3D: premiato ingegnere biomedico di EndoCas

Un sistema di ricostruzione volumetrica degli alberi vascolari degli arti inferiori basato su sonda ecografica 2D o 3D. E’ il risultato della ricerca svolta da Simone Parrini – ingegnere biomedico e dottorando al Centro per la chirurgia assistita al calcolatore EndoCAS dell’Università di Pisa, diretto dal Prof. Franco Mosca e coordinato dal Prof. Mauro Ferrari – che ha ricevuto il “Premio Barlettani” promosso dal Rotary club Cecina-Rosignano e dal Lions club Cecina.

L’ecografia 3D è una tecnica di imaging sempre più frequentemente utilizzata nella pratica clinica perché, oltre ad offrire i vantaggi della tradizionale ecografia 2D (economicità, non utilizzo di radiazioni ionizzanti, risultati immediati), permette anche la visualizzazione di volumi e di immagini 2D arbitrarie attraverso essi e la segmentazione di parti anatomiche di interesse. Esistono due principali approcci per la generazione di immagini ecografiche 3D, entrambi analizzati nel lavoro del Dott. Simone Parrini: l’utilizzo di sonde ultrasoniche 3D o l’utilizzo di una classica sonda 2D per acquisire le immagini e combinarle a formare un volume. L’algoritmo di ricostruzione di volumi a partire da slice ecografiche bidimensionali sfrutta le letture fornite da un sensore di posizione montato sulla sonda: in questo modo si sono potuti conoscere la posizione e l’orientamento di ognuna delle immagini ultrasoniche nello spazio rispetto ad un sistema di riferimento comune, e di conseguenza è stato possibile combinarle insieme a formare un’immagine tridimensionale. Il principale svantaggio delle sonde ecografiche 3D è invece il loro scarso campo di vista: tali sonde consentono infatti di acquisire ogni volta solo delle porzioni limitate dell’anatomia di interesse. L’obbiettivo principale, in questo secondo caso, è stato quindi riuscire a combinare i vari volumi di volta in volta acquisiti, in modo da formare un’unica visione panoramica tridimensionale (anche in questo caso si sono utilizzate le misure fornite da un sensore di posizione montato sulla sonda 3D). Questi sistemi permettono di abbinare il vantaggio di un’immagine ecografica tridimensionale di alta qualità con una visione estesa dell’anatomia da analizzare, consentendo in tal modo anche di estrarre modelli tridimensionali delle porzioni anatomiche di interesse, senza dover ricorrere a tecniche diagnostiche più costose e invasive (RM e CT), altrimenti necessarie. 

La  cerimonia di assegnazione della XIII borsa di studio “Alberto Barlettani” si è tenuta all’Hotel “Marinetta” di Marina di Bibbona, alla presenza dei presidenti dei due sodalizi, rispettivamente Giorgio Barsacchi e Ivo Baggiani. L’iniziativa è nata nel 2001 per ricordare il giovane studente cecinese, Alberto Barlettani, presidente del club giovanile del Lions e figlio di un socio rotariano, prematuramente scomparso a causa di un incidente stradale, per cui le due Associazioni lo ricordano insieme e uniscono le loro forze per premiare e favorire l’impegno di giovani ricercatori universitari.