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Alla Cattolica di Campobasso una innovativa metodica per la diagnosi dell’Helicobacter pylori

dott_papini_1L’Helicobacter pylori è un batterio assai comune, presente in due persone su tre. Abitualmente risiede nella mucosa dello stomaco. La sua presenza è stata notata solo negli anni Ottanta: prima di allora si riteneva che l’ambiente dello stomaco fosse troppo acido perché ci potessero sopravvivere dei germi. Ma l’Helicobacter ha trovato il modo di sopravvivere in questa sede così ostile producendo una sostanza che riduce l’acidità presente nello stomaco. Come tutti i batteri che “abitano” il nostro corpo anche questo microrganismo stabilisce un equilibrio tra i suoi fattori di virulenza e le difese immunitarie della persona portatrice; quando questo equilibrio si rompe l’Helicobacter produce sostanze che causano danni alle cellule e con il tempo possono sopraggiungere alcune delle più importanti e gravi malattie dello stomaco come gastrite, ulcera peptica ed carcinoma gastrico. Si stima che nei paesi industrializzati l’infezione riguarda il 20% circa degli individui al di sotto dei 40 anni e il 50% di quelli al di sopra dei 60 anni, invece è rara nei bambini.

E’ possibile diagnosticare questa patologia, in diversi modi, uno dei più efficaci e meno invasivi è il BreathID real time, una nuova ed innovativa metodica per la ricerca dell’Helicobacter Pylori che, rispetto alle procedure tradizionali, dà un risultato praticamente immediato e molto più attendibile.

Dal primo settembre è possibile effettuare questo esame presso l’Unità operativa del Laboratorio Analisi della Fondazione “Giovanni Paolo II”, che ad oggi è uno dei pochi Centri in Italia dove viene eseguito questo test.

“Questo strumento, particolarmente innovativo, utilizza la tecnologia Microstream molecular Correlation” spiega il dottor Stefano Papini, Direttore dell’U.O.C Laboratorio Analisi della Fondazione “e permette la misurazione in real time dell’ureasi correlata all’infezione da H. pylori nello stomaco. La tecnologia BreathID non prevede nessuna raccolta del campione, l’espirato viene raccolto direttamente dal respiro del paziente attraverso una cannula nasale, l’intero processo dura solo 10 minuti alla fine dei quali si ha la risposta diagnostica” .

Questa tecnologia permette di effettuare il test su tutti i pazienti senza interrompere eventuali terapie con PPI. Rispetto alle altre tecniche diagnostiche in uso, è molto meno invasivo ed estremamente rapido: il risultato è quasi immediato.

“In Fondazione abbiamo sempre avuto una attenzione particolare all’innovazione tecnologica” dichiara il Direttore Generale dottor Mario Zappia “la medicina cambia continuamente e noi cerchiamo di essere al passo con i tempi, investendo in formazione del personale e in strumenti ed apparecchiature di ultima generazione come il BreathID real time”

Il BreathID è stato approvato dalla FDA negli Stati Uniti ed è CE-approvato in Europa per la diagnosi di H. pylori, inoltre offre alte prestazioni di affidabilità in quanto dotato di una sensibilità del 100% ed una specificità del 99,2% che rendono la precisione di questo strumento superiore alle tradizionali prove di ricerca di H. pylori attualmente disponibili.