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Adolescenti, state attenti al Gambling

Il gioco d’azzardo: una nuova sfida nella fase esplorativa – ludica 

slot_scuoleAnche i più anonimi paesini si sono trasformati in piccole Las Vegas! Basta recarsi al bar sotto casa per imbattersi in una folla di ragazzini, e non solo, tutti intenti a giocare alle slot machine. Se poi a qualcuno fosse sfuggita la novità c’è sempre  chi pensa bene di mettere qualche foto su facebook,  per diffondere meglio la notizia. Ovviamente il cartello ”Vietato ai minori di diciotto anni”, posto sulle coloratissime e affascinanti slot machine, viene regolarmente ignorato. Purtroppo però, quello che a tanti adolescenti sembra essere un innocente gioco, può rivelarsi una trappola che conduce ad una condizione patologica chiamata gambling: dipendenza dal gioco d’azzardo. Già, il gioco d’azzardo ora è sotto casa, alla portata dei più giovani.  

Il dottor Felice Simone, responsabile del Servizio Tossicodipendenze molisano di Termoli, ci ha spiegato: “Oggi ci troviamo a dovere affrontare anche dipendenze comportamentali, che sono le addiction da Internet e il Gambling. Mentre la dipendenza da Internet non è ancora sottoposta a osservazione clinica, anche se sappiamo che è un problema che va studiato, il gambling è stato riconosciuto dal sistema nosografico nel DSM5 (Diagnostic and Statical Manual of Mental Disorders), il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, pubblicato a marzo del 2013 negli Stati Uniti e dal gennaio del 2014 anche in Italia”. Continuando poi ci ha detto:”Gli  adolescenti vivono la loro età come una fase esplorativa, allo stesso tempo hanno  ancora voglia di giocare, ecco allora che il gioco d’azzardo diventa una nuova sfida che accontenta  la fase esplorativa – ludica che vive l’adolescente,  a ragion veduta se vi è una maggiore fruibilità perché il gioco è legalizzato. La pericolosità delle slot machine e di altri giochi simili, sta nella “brevità del gioco” concentrato sul premio immediato. Tutto si consuma in pochi attimi, un semplice e veloce gesto del braccio e  subito viene promessa una ricca vincita, proprio questo stimolo ultra breve abolisce la capacità di riflessione, andando così ad inficiare la capacità di saper posticipare che i ragazzi non hanno e la ripetitività del gesto può generare atteggiamenti compulsivi. Un adolescente – ha puntualizzato il dottor Simone – pur avendo raggiunto capacità di ragionamento ha ancora una immaturità bio-chimica delle funzioni cerebrali: il sistema limbico che è l’insieme di strutture corticali e sottocorticali che controllano le funzioni emotivo – motivazionali non è ancora ben equilibrato, in particolare l’amigdala che è il centro emozionale  del cervello in questa età influenza parecchio le decisioni dei ragazzi, mentre  la corteccia  prefrontale sede della razionalità non sono ancora mature. Insomma negli adolescenti prevale la zona sottocorticale quella più emotiva e  impulsiva su quella corticale più razionale e riflessiva. Ecco perché per alcuni il gioco può diventare una dipendenza. Ad esempio se facciamo il confronto con il gioco a scacchi, vediamo che esso implica una attivazione celebrale riflessiva, che si progetti una strategia di gioco e si mettano in atto le funzioni esecutive cerebrali, per raggiungere la vittoria ci si deve impegnare anche a capire le mosse dell’avversario; il premio e in seguito la gratificazione dello stesso arrivano dopo, quando si è attivata la capacità di posticipare, di aspettare la ricompensa, mentre non è così per le slot, per i gratta e vinci ed altri giochi diffusi anche su internet, che promettono un vantaggio immediato ma ingannevole”. Il dottor Simone ha poi specificato:”Si parla di dipendenza quando c’è un’alterazione del comportamento, perdita di controllo che porta alla ricerca esagerata del piacere attraverso il gioco. Quando avviene la presa in carico della persona affetta da addiction si programmano interventi di tipo psico-sociale attraverso gruppi di mutuo-aiuto, dove l’esperienza condivisa fa da rafforzamento a comportamenti di non-gioco. Interventi di psico-terapia individuali che vadano a smantellare le credenze irrazionali(probabilità che esca un numero piuttosto che un altro ecc…) che fanno da meccanismo di mantenimento del gioco, quindi un focus di rimessa in discussione, ed  interventi psicologici che vadano a contrastare l’impulsività. Solo in alcuni casi  alla psico-terapia si aggiunge una terapia farmacologica”. Il Responsabile del Ser.T. molisano rivolgendosi agli adolescenti ha detto:”Cari ragazzi, la nostra società sembra volervi regalare tutto e subito con vincite facili, togliendovi la capacità di riflettere, ma non fidatevi e continuate a guardare al futuro, comprendendo che solo impegnandosi si può ottenere ciò che si desidera”. Carmen Vassalli

 

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