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ADELI Medical Center: una migliore esistenza per ciascun paziente

ZOE  (5)Con 200 dipendenti molto qualificati, l’ADELI Medical Center è una delle principali istituzioni specializzate in terapie nel campo della neurologia, riabilitazione medica, fisioterapia, balneoterapia, logopedia clinica e terapia intensiva. Gli specialisti nell’ADELI Medical Center trattano i pazienti che soffrono di danni al sistema nervoso centrale. Vi vogliamo presentare le storie di tre bambini italiani che hanno fatto grandi progressi all’ADELI Medical Center.

Matteo – un combattente

Il 25 marzo 2009, dopo un parto cesareo di emergenza, Matteo Cortellini viene al mondo a Cremona, tre settimane in anticipo. Pesa solo 1.950 grammi. La causa: durante gli ultimi mesi della gravidanza la sua crescita si è arrestata. I medici emettono la diagnosi: tetraparesi di terzo tipo.

Dopo la nascita Matteo riesce a bere solo dopo numerosi tentativi. Ha problemi con il succhiare. Sin da subito, però, mostra il suo carattere e convince anche le infermiere: “Il piccolo Matteo è un combattente.” La famiglia decide di sottoporre il bambino a fisioterapia per due volte alla settimana. La mamma di Matteo, Cristina Gazzina, afferma: “La nostra fisioterapista si dà molto da fare, ma due sedute a settimana sono troppo poche, soprattutto per bambini come Matteo che spesso hanno problemi polmonari e quindi perdono l’unità terapeutica.”

ADELI riaccende la speranza

Un’amica della nonna di Matteo racconta ai genitori dell’innovativo programma terapeutico del centro di riabilitazione in Slovacchia. Ad agosto 2013 la famiglia visita l’ADELI per la prima volta. Qui ci sono fino a quattro terapisti in equipe a lavorare assiduamente con il piccolo Matteo di quattro anni, per due settimane intere. Seguono altri soggiorni a maggio 2014 e febbraio 2015. Dopo ogni soggiorno all’ADELI Medical Center Matteo mostra dei netti miglioramenti.

Seduto dritto per 20 secondi senza aiuto

Il progresso più grande è avvenuto all’ADELI: “Matteo e riuscito a stare seduto da solo per 20 secondi senza essere aiutato dai terapisti – per due volte”, afferma entusiasta la mamma di Matteo. Grazie a loro ha imparato a muovere in maniera controllata la testa e il collo, ad usare le sue mani in modo coordinato e nuove sequenze di movimento. “Questi apparenti piccoli progressi sono per noi dei grandi progressi. Li abbiamo ottenuti con l’aiuto di ADELI”, dice la mamma di Matteo: “Sappiamo che Matteo deve ancora lavorare molto.”

A sei anni Zoe impara di portare la sua bicicletta grazie ad ADELI

Il 25 gennaio 2008 in Gran Bretagna, dopo una gravidanza complicata da polidramnios viene al mondo Zoe, che viene subito messa sotto osservazione: la bambina è nata alla 35esima settimana.

La famiglia si trasferisce in Italia. Dopo una normale visita medica, il pediatra dà l’allarme e uno specialista visita la bambina. Seguono poi diagnosi e terapie sbagliate. L’esito della risonanza è che Zoe soffre sin dalla nascita di una paralisi cerebrale infantile. Lo shock è profondo. “Per i primi anni, anni fondamentali per il recupero, la bambina ha fatto terapie sbagliate. Non si è mai cercato di osservare il corpo della bambina e studiare un piano di riabilitazione. Solo da due anni si è arrivata a quello che si può definire una terapia adeguata, ma serviva di più”, afferma Simona Giaccari, madre di Zoe.

ADELI da speranza

Su internet la mamma di Zoe scopre il programma dell’ADELI Medical Center. A luglio 2014 la porta al centro di riabilitazione in Slovacchia. Lì, per tre settimane, ci sono fino a quattro fisioterapisti in equipe ad occuparsi assiduamente della salute fisica e psichica della piccola bimba. Già dopo 15 giorni presso l’ADELI Medical Center Zoe fa dei netti progressi nell’articolazione delle parole. “Parla molto meglio” dice sua madre.

Zoe pedala e va a scuola in bicicletta

La mamma di Zoe è felice: “In Italia la terapia di Zoe dura solo un’ora e mezza a settimana. All’ADELI Medical Center si occupano di mia figlia ogni giorno per sei ore. Adesso è più sicura di sé e molto ottimista. Sente che un giorno ce la farà a camminare da sola senza appoggiarsi al deambulatore o senza essere presa per mano.” Un grande successo e che Zoe ha imparato a pedalare ed è contenta di andare a scuola con la sua bicicletta. “È stata una bellissima sorpresa”, dice la mamma.

Obiettivi del secondo soggiorno

Nel novembre 2014 Zoe è stata la seconda volta all’ADELI Medical Center. Gli obiettivi erano quelli di migliorare l’equilibrio e la coordinazione e imparare ad appoggiare a terra il piede destro. L’arto di Zoe è infatti storto e non tocca il pavimento. “Per me la cosa più importante è l’autonomia di mia figlia. E grazie al programma dell’ADELI Medical Center Zoe migliora costantemente”, afferma Simona Giaccari.

Il programma BabyMed per neonati e bambini piccoli

L’ADELI Medical Center ha anche un ruolo guida a livello internazionale nel trattamento di neonati e bambini piccoli. Ogni anno ospita circa 100 bambini di età compresa tra i 6 e i 24 mesi. Daniel Sansone, due anni, di Trento è uno di loro. Daniel è nato l’8 novembre 2012 dopo una normale gravidanza. I suoi genitori hanno notato subito che c’era qualcosa che non andava, perché il corpo del loro bambino era completamente rigido. Il bambino è affetto sin dalla nascita da un’encefalopatia multicistica, un danneggiamento del cervello. Scoprono l’ADELI Medical Center e nell’aprile 2014 vanno per la prima volta in Slovacchia. Seguono altri soggiorni ad agosto e dicembre 2014 e a marzo 2015. Ogni volta Daniel esegue terapie nell’ambito del programma BabyMed dell’ADELI.

Il grande obiettivo: i primi passi

Il programma BabyMed all’ADELI Medical Center ha portato a netti miglioramenti per Daniel: il bambino fa progressi tutte le volte che soggiorna all’ADELI Medical Center. Francesco Sansone, il padre di Daniel, afferma: “Daniel ha imparato a controllare meglio la testa e il collo. Adesso riesce a mantenere il controllo del corpo migliore, a prendere gli oggetti con le mani e a sfogliare le pagine dei libri. Notiamo soprattutto che usa molto di più la sua mano sinistra. E’ diventato anche più attento e sa dire già un paio di parole”. Daniel riesce a stare in piedi per breve tempo, ma ha ancora bisogno dell’aiuto dei genitori o dei fisioterapisti. “Grazie all’ADELI BabyMed siamo vicinissimi al nostro obiettivo e presto osserveremo Daniel muovere i suoi primi passi”, afferma fiducioso suo padre.

Cos’è il programma BabyMed?

L’obiettivo del programma BabyMed è quello di iniziare il più presto possibile la riabilitazione con bambini che presentano ritardi nello sviluppo o con problemi neurologici. Il programma quotidiano di riabilitazione BabyMed include varie terapie: la riabilitazione individuale a due fasi con due fisioterapisti in presenza dei genitori, un massaggio classico tonificante o un massaggio rilassante con elementi di riflessologia plantare, un’ossigenoterapia (inalazione di aria umidificata e arricchita con 40-60 percenti di ossigeno), laserterapia, fototerapia BIOPTRON, terapia magnetica, logopedia e, in seguito a consulenza, anche ossigenoterapia in camera iperbarica.

Utilizzando particolari metodologie di riabilitazione gli specialisti dell’ADELI Medical Center cercano di migliorare lo sviluppo motorio e mentale, correggendo modelli errati di movimento, migliorando la postura e il tono muscolare.

Nei bambini più piccoli la giusta postura e il movimento corretto vengono indotti per riflesso, senza la partecipazione consapevole del paziente. Le terapie hanno effetti anche sul cambiamento della giusta posizione del baricentro e dell`equilibrio. Nel processo di sviluppo motorio sono coinvolti i singoli muscoli e in questo modo si ottiene il cambiamento della postura interessata.

 La missione dell’ADELI Medical

L’esclusività sta nei trattamenti altamente specializzati, che in parte derivano dalle conoscenze della neurologia aerospaziale e subacquea. La missione dell’ADELI Medical Center è di offrire a tutti i pazienti, una riabilitazione intensiva, personalizzata ed efficace. Questo è fonte di migliore qualità di vita e autonomia per molte persone. Per riuscire in questo intento, ADELI impiega esclusivamente personale molto qualificato e motivato. La specialità dell’ADELI Medical sta nell’intensità e individualità della neuro riabilitazione: un paziente viene accompagnato ogni giorno nel suo programma di cura da cinque o sei terapisti, per quattro o sei ore al giorno, sei giorni la settimana. L’intenso programma di terapie è creato individualmente per ogni paziente e contiene terapia manuale, riflessoterapia e massaggi terapeutici per tutto il corpo. Dall’estate 2011 è utilizzata anche una camera di ossigeno iperbarica, grazie alla quale i neuroni dormienti vengono nuovamente attivati.

Come funziona ADELI?

La “sindrome da cosmonauta”, che corrisponde alla nota sindrome ipocinetica, porta a disturbi motori e muscolari, all’atrofia dei muscoli e delle ossa e ad altri deficit neurologici. Gli astronauti ne soffrono a causa della mancanza di gravità e di movimento nella stazione spaziale. Nelle persone con disturbi spastici e altre menomazioni corporee questo fenomeno compare ugualmente, perché il loro apparato motorio non viene stimolato. Con l’agopuntura e gli impacchi caldi e freddi i muscoli del paziente vengono sciolti prima che l’allenamento abbia inizio. In questo modo il sistema nervoso centrale danneggiato viene stimolato globalmente, contribuendo in maniera notevole al processo di guarigione. La cura presso l’ADELI Medical Center permette la stimolazione e l’attivazione del cosiddetto sistema antigravitazionale funzionale, che nelle persone sane regola il movimento in presenza di normale forza di gravità. I pazienti imparano (nuovamente) a sedersi da soli, a stare in piedi o a camminare.

Studio: I progressi nel trattamento di paralisi cerebrali infantili

Nella primavera del 2013 il Prof. Franz Gerstenbrand, un neurologo austriaco riconosciuto in tutta Europa, ha pubblicato uno studio scientifico sui progressi legati ai trattamenti presso l’ADELI Medical Center. Sono stati osservati dettagliatamente i risultati delle terapie somministrate a 100 bambini presso l’ADELI Medical Center. Si è appurato che tutti i pazienti hanno fatto significanti progressi dal punto di vista della loro salute.