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Abuso di antibiotici: si rischia l’assuefazione al farmaco

Una prassi che costituisce ormai una vera e propria emergenza

images4-180x180Ottobre è il mese delle prime influenze e quindi delle prime somministrazioni di antibiotici. Attenzione, però, perché l’assunzione reiterata di antibiotici, specialmente durante la stagione invernale, anche quando non strettamente necessario, provoca il rischio di assuefazione al farmaco, rendendo inefficace l’azione dello stesso in futuro. Anche l’abuso di antibiotici topici (le creme tanto per intenderci) può rendere inefficace l’azione degli antibiotici sistemici (quelli ad uso orale).

A lanciare l’allarme è la professoressa Gabriella Fabbrocini, docente di dermatologia e venereologia presso l’Università di Napoli Federico II. L’abuso o l’utilizzo scorretto delle creme antibiotiche sono una prassi di malcostume medico diffusa su tutto il territorio nazionale che costituisce ormai una vera e propria emergenza. A questo proposito Fabbrocini avverte: “Non abusate delle creme. Non è che si può usare la crema consigliata dal farmacista o l’antibiotico perché si ha un brufolo o un po’ di infezione, perché quella crema antibiotica utilizzata troppo spesso o in maniera scorretta può farci esporre al rischio di resistenza anche agli antibiotici sistemici ove mai in un futuro fossero somministrati per patologie più gravi come faringiti o broncopolmoniti”.

Occorre pertanto evitare assolutamente l’abuso degli antibiotici topici e anche un’automedicazione domestica fatta senza il consulto del medico. Curare l’acne in maniera sbagliata può non solo aggravare la patologia stessa ma, cosa ancor più grave, “determinare l’insorgere di problematiche più severe, quali l’antibiotico-resistenza che può rappresentare un serio pericolo anche per future terapie per altre infezioni quali tonsilliti o broncopolmoniti”, insiste la professoressa Fabbrocini.

La soluzione? Apparentemente semplice. Non serve rinunciare tout court agli antibiotici topici, perché anche le infezioni cutanee necessitano di questi farmaci, ma è importante “affidarsi sempre allo specialista il quale conosce la tipologia di antibiotico più adatta al problema, la modalità di somministrazione e soprattutto sa quando è opportuno associare, o no, terapia sistemica e terapia topica”, conclude la dermatologa. Il tutto per evitare che ci sia in primo luogo una resistenza alla guarigione e, quindi, una resistenza ai comuni antibiotici, che sono quelli efficaci, anche per patologie più gravi.