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A Parma le ultime frontiere della robotica

pobraneGiocare a pallone o a basket con agili robot umanoidi capaci anche di ballare, provare emozioni e assistere disabili e anziani, garantendo loro la massima protezione. Avere a disposizione robot comandati a distanza, in grado di lavorare in ambienti ostili senza far correre rischi all’uomo, o indossare isoscheletri robotici per assistere nella camminata e nei gesti quotidiani persone con mobilità ridotta. Il futuro non è mai stato così vicino e potrà essere toccato con mano dal 26 al 28 marzo 2015 presso i padiglioni di Fiere di Parma nel corso di MECSPE, la fiera internazionale delle tecnologie per l’innovazione, organizzata da Senaf, vero e proprio punto di riferimento per il comparto della meccanica e della subfornitura.

 La manifestazione offrirà una panoramica completa di materiali innovativi, macchine, lavorazioni e sistemi per implementare la produzione, con 1.229 espositori, 31 isole di lavorazione, 15 quartieri tematici, 9 saloni tematici, 10 piazze d’eccellenza, 103 tra convegni e miniconferenze organizzati da aziende, università e istituti di ricerca.

Tra queste, spicca sicuramente la Piazza della Robotica & degli Umanoidi in cui verrà analizzata a fondo l’interazione uomo-macchina che in questi ultimi anni, grazie soprattutto agli algoritmi automatici di apprendimento del movimento umano, ha fatto passi da gigante. Così sarà possibile interagire con Nao, un umanoide presentato dall’Università degli Studi di Padova in grado di ballare e di rialzarsi in caso di caduta, di capire cosa gli viene detto e rispondere con la sua voce, o con Orobot, un robot autonomo sviluppato per assistere gli anziani in casa, capace di identificare le persone, segnalare qualsiasi evento si verifichi all’interno delle mura domestiche, rilevare intrusioni ed effettuare chiamate in videoconferenza.

 Le ultime frontiere della robotica presenti a Mecspe riguarderanno anche innovazioni rivolte al mondo della riabilitazione e al miglioramento della deambulazione per le persone con mobilità e indipendenza ridotta. In particolare, l’Istituto di Biorobotica della scuola di Sant’Anna presenterà due progetti di robotica indossabile inerenti a questo problema: WAY,  un esoscheletro di mano volto al recupero della funzionalità della mano post trauma con assistenza funzionale alla presa degli oggetti e il progetto CYBERLEGs, incentrato sulla realizzazione di un sistema di ausilio alla camminata naturale per soggetti a mobilità ridotta, quali anziani o amputati. Una protesi robotizzata che, grazie ad una sorta di servomotore, asseconda in maniera attiva il movimento dell’arto permettendo a chi ha subito un’amputazione, di camminare, salire le scale, alzarsi con il minimo sforzo fisico.

 “Gli ultimi dieci anni – sottolinea l’ing. Michele Rossi, Direttore tecnico Iniziative specialihanno segnato un periodo di cambiamenti di portata epocale: la globalizzazione dei mercati, lo sviluppo tecnologico dei processi di produzione e della robotica, il decentramento delle imprese, la crescente richiesta di prodotti personalizzati. In particolare, il settore della robotica è sempre più vicino alle reali esigenze dell’uomo e rappresenta una punta di quella cultura scientifica e tecnologica che, dalla prima rivoluzione industriale, costituisce il più potente fattore di sviluppo dell’umanità. Gli uomini e i robot hanno un grande futuro insieme e a breve cammineranno a braccetto supportandosi a vicenda in tutte le attività che ci circondano, nello spazio, sul lavoro, in casa, in attività sociali, ludiche.”

Spazio anche al momento ludico e al gioco con il “robot calciatore” Robovie-X, un altro umanoide molto agile e veloce, derivato dal 5 volte campione del mondo di calcio robotico Vision 4G, capace di eseguire movimenti complessi, sdraiarsi e rialzarsi da solo. Nella Piazza della Robotica Basket invece, sarà possibile incontrare Racer, il robot Comau più veloce nella sua categoria che, grazie al sistema di controllo di quinta generazione C5G e al nuovo software eMotioncapace, è in grado di fare canestro esattamente come i grandi campioni di basket.

 Infine, Dassault ed il suo partner CSP mostreranno come entrare in una realtà tridimensionale nella Virtual Room, in cui la visualizzazione 3D trasformerà i prototipi digitali in immagini realistiche di grande impatto, particolarmente utili per attività di stile. Attraverso questa “Design Review” si potranno quindi identificare eventuali criticità sin dalla fase preliminare di studio per rispettare le specifiche imposte dall’ente gestore della competizione come l’analisi visibilità, la postura e il raggio di sterzata.  All’interno della Virtual Room, infine, i visitatori potranno osservare in concreto come la realtà virtuale sia anche complementare alle tecnologie di prototipazione rapida di ultima generazione come la stampa 3D, che permette di arrivare a produrre fisicamente il prototipo avendo già eliminato errori e incongruenze causate in fase di progettazione dai limiti della visualizzazione tradizionale non immersiva.