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A Ferrara la conferenza nazionale di chirurgia endoscopica

unnamedIl 24 e 25 settembre 2015 verrà organizzata a Ferrara una conferenza nazionale di chirurgia endoscopica, coordinata dal S.I.C.E, Società Italiana di Chirurgia Endoscopica, la più importante società scientifica italiana nel campo della chirurgia mini-invasiva. Questo congresso sarà  presieduto dal dottor Gabriele Anania, chirurgo dell’ ospedale Sant’Anna di Cona. A distanza di dieci anni dall’ ultimo congresso di chirurgia di respiro nazionale, al nuovo appuntamento parteciperanno chirurghi da tutta Italia, che porteranno il loro contributo scientifico, si confronteranno sulle nuove tecnologie e affronteranno i diversi argomenti di chirurgia laparoscopica. Le sessioni saranno soprattutto presentazioni e saranno principalmente  rivolte ai giovani chirurghi.

Il reparto di Chirurgia Generale e Toracica, coordinato da  Giorgio Cavallesco, si conferma uno dei punti di riferimento nazionali nell’uso di tecnologie innovative. Allo stato attuale, l’azienda ospedaliero-universitaria sta valutando l’acquisto di tre nuovi presidi anche di tecnologia tridimensionale, vale a dire strumentazioni fisse e mobili utili a riprodurre  immagini interne del paziente durante la seduta operatoria. Con il trasferimento a Cona si sono infatti rese possibili sale operatorie predisposte a questo tipo di chirurgia. Tramite il miglioramento della tecnologia, è stato possibile aumentare anche il numero di pazienti operati con tale ausilio; fino ad oggi, circa l’ottanta per cento dei pazienti  sono stati operati con la tecnologia tridimensionale per il settore addominale, e  circa il venti per cento dei pazienti per la chirurgia toracica.

La chirurgia mini invasiva trattata riguarda infatti due indirizzi: la laparoscopia addominale e la toracoscopia. La chirurgia laparoscopica è costituita da tagli minimi, dal diametro di 5 millimetri, con grossi vantaggi rispetto ad una laparotomia ( cioè un’incisione chirurgica tradizionale). I vantaggi riguardano una più veloce ripresa lavorativa e sociale del paziente e una sua più rapida ripresa funzionale, rispetto ad un trattamento chirurgico di tipo tradizionale. Il reparto è  un punto di riferimento a livello nazionale. Tutto ciò deriva da una lunga tradizione, in particolare dal professor Azzena, che per primo ha creduto nella chirurgia mini-invasiva e ha permesso che tale innovazione continuasse.  Il reparto vanta uno dei suoi punti di forza non solo per l’utilizzo delle più avanzate tecnologie, ma anche per l’assistenza al paziente.

Come afferma il professor Cavallesco, “uno dei punti cardini rimane infatti l’assistenza a quest’ultimo”. Inoltre da quando la struttura ospedaliera è stata trasferita a Cona, è migliorata la cura al paziente stesso, perché ora il reparto dispone di stanze con al massimo due/tre posti letto e bagno, blocchi operatori altamente tecnologici che permettono alla persona assistita di essere costantemente monitorata, dall’ingresso in sala operatoria al suo ritorno in stanza. Vengono regolarmente effettuati corsi di aggiornamento a medici ed infermieri, per permettere a tutto il personale sanitario di lavorare adeguatamente, mantenendo elevati standard di qualità. In questo modo è  possibile mettere  sempre al centro del percorso di cura il paziente. Lo scorso 8 maggio inoltre, l’azienda sanitaria ha ottenuto l’accreditamento. Vale a dire che, dopo una valutazione sistematica durata circa un anno, la struttura è stata dichiarata in possesso dei requisiti relativi alle condizioni strutturali, organizzative e di funzionamento che si ritiene possano influire sull’assistenza. La novità è che per la prima volta  una struttura sanitaria ha voluto essere sottoposta a verifiche, non solo i singoli dipartimenti.  Come spiegato dal dottor Santini, “ l’accreditamento offre quindi maggiore garanzie di qualità e sicurezza al paziente”.

Per quanto riguarda quest’ultimo, secondo Cavallesco, “arriva in ambulatorio sempre più informato sul proprio stato di salute e consapevole anche delle proposte terapeutiche che gli vengono formulate”. Secondo il direttore infatti, negli ultimi anni è aumentata la conoscenza medica delle persone, grazie all’ausilio di trasmissioni scientifiche e riviste specializzate. Il team è costituito da professionisti che quotidianamente effettuano un interscambio di conoscenze; pur essendo in pochi infatti, afferma il direttore, e avendo ognuno il proprio ambito di lavoro, “c’è la massima condivisione di obiettivi ed esperienze”. Tutto ciò ha permesso il costituirsi di un grosso affiatamento e spirito di gruppo, coinvolgendo in tale lavoro d’équipe anche gli specializzandi, che costituiscono un tassello fondamentale . Il reparto, diretto dal professor Cavallesco ( che preferisce definirsi coordinatore anziché direttore), vede la presenza di medici strutturati, tra cui: Gabriele Anania, punto di riferimento nel settore della chirurgia mini invasiva addominale, Mirco Santini, Giuseppe Resta, Pio Maniscalco, Marco Baccarini, Francesco Quarantotto, Gloria Ferrocci e Isabel Carbonell Luna. Quest’ ultima, senologa, ha acquisito nel 2010 il titolo europeo di specialista in chirurgia senologica, titolo rilasciato da EUSOMA, la più importate società internazionale che detta le linee guida nel campo del carcinoma mammario. La priorità è l’asportazione del tumore unitamente  ad una ricostruzione estetica del seno. La chirurgia senologia internazionale è diventata un super-specialità, che comprende tutti i campi del trattamento chirurgico del tumore alla mammella. Veronica Capucci