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31 maggio: Giornata Mondiale senza Tabacco

Secondo i dati 2012 del sistema di sorveglianza PASSI, in Veneto il 23,5% degli adulti 18-69 anni fuma sigarette: 780 mila fumatori, di cui 33 mila forti fumatori (più di venti sigarette il giorno). L’abitudine al fumo è più diffusa negli uomini rispetto alle donne (rispettivamente 27% e 21%), nei 18-24enni (29%) e nei 25-34enni (30%), nelle persone con una scolarità media inferiore (27%) e in quelle con molte difficoltà economiche riferite (38%). Tra gli intervistati che negli ultimi dodici mesi hanno avuto un contatto con un operatore sanitario, al 43% è stato chiesto se fumano: tale percentuale è stabile negli ultimi anni. Soltanto a un fumatore su due è stato consigliato di smettere di fumare, percentuale ancora troppo bassa in relazione alla comprovata efficacia dell’intervento breve e brevissimo.

Il 31 maggio 2013 si celebra la giornata mondiale senza tabacco: nel Veneto si interviene sulle mamme e sulle persone con problemi cardiovascolari.  

Nel corso dei mesi di marzo, aprile e maggio, hanno avuto luogo il convegno del progetto regionale “Mamme libere dal fumo” e il “Corso di formazione al counselling antitabagico negli ambienti sanitari liberi dal fumo”, entrambi organizzati dall’Azienda Ulss 19 di Adria in collaborazione con l’Azienda Ulss 14 di Chioggia.

Il 17  aprile scorso a Venezia si è svolta la giornata di formazione “Mamme libere dal fumo”: la regione Veneto è da anni impegnata nell’implementazione del progetto promosso dal Centro controllo malattie del Ministero della salute, in collaborazione con la LILT e la FNCO, basato sull’apporto del personale ostetrico al fine di sostenere tutti i neogenitori (in particolare le mamme) intenzionati a smettere di fumare. Con questo evento è continuata la formazione degli operatori del Veneto sul tema dei danni provocati dal fumo di tabacco e sul counselling ostetrico antitabagico. Durante la giornata sono stati presentati i dati conclusivi di efficacia del programma, elaborati in collaborazione con l’università Ca’ Foscari di Venezia: la valutazione, condotta nel periodo 2010-2012 su circa duemila donne e i loro partner, ha dimostrato un aumento, soprattutto in Veneto, della percentuale di donne che non fumano durante la gravidanza e una diminuzione della percentuale di donne che ricominciano a fumare dopo la nascita del bambino, oltre a un’importante relazione fra le abitudini al fumo del padre e della madre. La giornata è continuata con un aggiornamento scientifico sugli effetti del fumo di tabacco nelle donne e un pomeriggio di esercitazioni pratiche al counselling per le ostetriche.

Inoltre, nel corso dell’anno 2012, la Regione del Veneto ha assegnato all’Azienda Ulss 19 di Adria un finanziamento per l’implementazione di un progetto di sperimentazione di un modello formativo sul counselling negli ambienti sanitari liberi dal fumo al fine di sviluppare ulteriormente la prevenzione, sperimentando e implementando un modello di formazione attraverso il coinvolgimento degli operatori sanitari degli ospedali e del territorio.

 

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